Ex villaggio Eni: «Patrimonio di cultura e storia da valorizzare al meglio»

Ex villaggio Eni: «Patrimonio di cultura e storia da valorizzare al meglio»

«L’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore rappresenta una grande opportunità culturale per il nostro territorio e per la Montagna: per questo motivo è importante valorizzarlo, guardando al futuro attraverso un percorso che sappia conciliare l’aspetto culturale, ambientale e sociale».

Lo dichiara Federico D’Incà, oggi in visita all’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore assieme al presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, al sindaco Bortolo Sala e Gianluca D’Incà Levis di Dolomiti Contemporanee.

«Ho avuto la possibilità di apprezzare le particolarità di una struttura che era già stata concepita con una visione sociale a partire dagli anni ’50, grazie all’intuizione di Enrico Mattei e alle capacità dell’architetto Edoardo Gellner – prosegue D’Incà -: un’opera di grande lungimiranza, con un Paese chiamato a risollevarsi dopo il secondo conflitto mondiale e che sapeva rinascere grazie ai valori sociali e sportivi, come è avvenuto nelle Olimpiadi del 1956. Assieme a Gianluca D’Incà Levis, che ringrazio per la disponibilità, abbiamo discusso sul tema della sostenibilità e della cultura: D’Incà Levis è da tempo promotore di iniziative culturali, con l’obiettivo di rigenerare il sito e di restituirlo alla collettività grazie a un lungo percorso di eventi, progetti e studi. Ritengo sia indispensabile dare forza al cammino che è stato intrapreso sia per mettere al centro una nuova forma di turismo culturale delle Dolomiti e del territorio, sia per presentare alle nuove generazioni un polo innovativo. Per farlo è importante insistere sull’importanza storica del luogo, ma anche sulla sua disponibilità logistica, utilizzando al meglio i diversi spazi per allargare l’offerta socio-culturale». Secondo D’Incà «dobbiamo mantenere viva questa struttura, mettendola a disposizione della comunità, degli artisti e dei giovani. Come sta avvenendo su diversi progetto in corso nel Bellunese, è importante lavorare in sinergia a tutti i livelli istituzionali e culturali per cogliere al meglio questa bellissima opportunità».

«Il villaggio Eni di Borca di Cadore è un patrimonio di storia e architettura che merita di essere valorizzato al meglio. Grazie all’interessamento del ministro Federico D’Incà possiamo studiare alcune ipotesi di riqualificazione». Così il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, presente alla visita.

«Le costruzioni di Gellner, pensate per dialogare in maniera sostenibile con l’ambiente dolomitico circostante, sono state utilizzate anche per le Olimpiadi di Cortina del 1956 – afferma il presidente Padrin -. Oggi purtroppo sono usate solo parzialmente. L’ex colonia in particolare – in gestione a Gianluca D’Incà Levis per un progetto di conservazione – meriterebbe un intervento consistente di sistemazione. La volontà di riqualificare l’esistente c’è e i prossimi mesi serviranno per ragionare sulle progettualità. Fin da subito però abbiamo registrato la convergenza tra Comune, Provincia e ministro D’Incà, che ringrazio. Il gioco di squadra sarà fondamentale per costruire le progettualità più utili al territorio».

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