Dipendenti no vax, dall’Ulss 1 altre 4 sospensioni

Dipendenti no vax, dall’Ulss 1 altre 4 sospensioni

Si stringono le maglie attorno a infermieri e operatori sanitari dell’Ulss 1 Dolomiti non vaccinati.

Dopo le prime quattro lettere di sospensione partite sabato scorso (a carico di 2 infermieri – uno ospedaliero –  e di due oss), ieri il direttore generale dell’azienda sanitaria bellunese, Maria Grazia Carraro, ha firmato altrettante nuove delibere. «Questi lavoratori – spiega l’Usl 1 in una nota – nell’ambito del procedimento previsto e nonostante le innumerovli azioni di dialogo intraprese, non hanno aderito alla vaccinazione».

Salgono così a 8 i dipendenti Ulss sospesi senza stipendio fino al prossimo 31 dicembre. Salvo, come specifica l’azienda, «Che gli operatori interessati non decidano di vaccinarsi, nel qual caso verranno riammessi in servizio».

Dei nuovi quattro sanitari sospesi, uno è sicuramente un infermiere. Il presidente provinciale dell’ordine, Luigi Pais dei Mori, conferma infatti che alla casella postale certificata della segreteria è arrivata, ieri mattina, la notifica del provvedimento a carico di un iscritto. Sulla qualifica dei suoi dipendenti no vax l’Ulss 1 non fornisce ulteriori informazioni. Si va per esclusione, quindi.

Gli altri tre lavoratori sospesi potrebbero essere altrettanti operatori socio sanitari. Quasi sicuramente non medici, perché al presidente provinciale dell’ordine di riferimento, Stefano Capelli, non risultano arrivate segnalazioni riguardanti suoi iscritti. «Attenzione però – sottolinea Capelli – potrebbe trattarsi anche di medici dipendenti Usl ma non iscritti all’ordine professionale di Belluno».

In ogni caso queste 8 sospensioni sono solo le prime di una serie che il direttore generale dell’Usl 1, Maria Grazia Carraro, si augura più breve possibile. L’invito del dg è di seguire l’esempio dei 59 sanitari che dopo le prime verifiche da parte dell’apposita commissione hanno deciso di vaccinarsi. Per tutti gli altri l’iter proseguirà come previsto dalla legge. «Sono in corso altri accertamenti e nei prossimi giorni potrebbero essere intrapresi ulteriori provvedimenti», conclude la direzione sanitaria.

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