La notizia è di ieri: lo stabile della vecchia caserma dei Carabinieri, a Puos d’Alpago, rimane la sede di diverse associazioni di volontariato (Eva, Volley Alpago, Cai, Fanti, ex emigranti, Sequeris, e cacciatori). A confermarlo è stata la Provincia, attraverso i consiglieri Massimo Bortoluzzi (Protezione civile) e Walter Cibien (Patrimonio). 

A distanza di poche ore, però, arriva l’affondo dell’assessore regionale Gianpaolo Bottacin: «Apprendo con piacere che, anche in seguito alle mie sollecitazioni, la Provincia è ritornata sui suoi passi e ha deciso di mettere da parte la pessima idea di sfrattare le associazioni di volontariato dall’ex caserma di Puos, in Comune di Alpago, per farne un diverso utilizzo. Mi auguro perciò che questa retromarcia sia definitiva e non solo dettata dall’obiettivo di chetare le ineccepibili rimostranze sollevate dalle associazioni interessate». E ancora: «Spostarne ora l’ubicazione, o ancor peggio privare tout court il territorio di tale riferimento, sarebbe stato un gravissimo errore strategico, oltre che un segnale di abbandono dell’area». 

La miccia è innescata. E la Provincia replica con fermezza: «Spiace che ancora una volta l’assessore Bottacin trovi il pretesto per innescare polemiche che nulla hanno a che fare con il bene del territorio, ma siano finalizzate solo a screditare l’ente di cui è stato presidente». Le parole arrivano dal consigliere Cibien: «Non abbiamo avuto nessuna rimostranza da parte delle associazioni. Le abbiamo incontrate per ringraziarle. E per spiegare nel dettaglio le nostre intenzioni». La chiusura di Cibien è piccata: «La permanenza nel vecchio stabile del gruppo Eva Alpago è prevista dalla convenzione trentennale siglata tra l’associazione e la Provincia. Una convenzione che Bottacin rivendica come opera sua. Peccato che la data di firma risalga al 18 maggio 2005, giunta Reolon. Bottacin è diventato presidente a Palazzo Piloni solo nel 2009, 4 anni dopo».