Adesione di massa al programma di vaccinazione anti-Covid, promosso dalla centrale operativa del 118: Eva Alpago, con i suoi volontari, risponde ancora una volta “presente”. «È un’ulteriore dimostrazione di come questa associazione, sensibile alle necessità del territorio, cerchi di essere sempre attenta a ricercare le migliori soluzioni per garantire ai cittadini sicurezza e affidabilità».
Non solo ambulanze e attrezzature all’avanguardia, quindi. Non solo formazione continua per essere sempre preparati a qualunque emergenza. Ma anche grande responsabilità: «Questo modo di essere è la forza dei nostri volontari – ha affermato il presidente Gervasio De Col -. Nonostante le difficoltà e i timori che la pandemia ha procurato in tutti noi, abbiamo sempre risposto alle chiamate. A tale proposito, ringraziamo il 118 per averci evitato quei servizi che potevano comportare effettiva pericolosità di contagio. E il ringraziamento va in particolare all’Ulss 1 Dolomiti e al dottor Trillò, nuovo responsabile del 118».
L’impegno di Eva Alpago è oggi dedicato al rinnovo della nuova convenzione con l’Ulss che regolerà i servizi di emergenza e urgenza per i prossimi tre anni: «Le norme introdotte dalla legge 1515 del terzo settore faranno modificare l’operatività e gli obblighi della nostra associazione – prosegue De Col -. Non a caso ci stiamo impegnando a ricercare ogni soluzione per rispondere positivamente all’Ulss, ma soprattutto per garantire un efficiente servizio ai cittadini dell’Alpago: vogliamo essere per loro un costante punto di riferimento».
Ma emerge un motivo di preoccupazione: «E riguarda la nostra sede, nella quale l’ente Provincia, proprietaria del fabbricato legato all’ex Caserma dei Carabinieri, intende ricavare appartamenti Ater. I nostri amministratori ci hanno rassicurato, affermando che il vecchio progetto di acquisire il fabbricato da parte del Comune di Alpago, per destinarlo alle associazioni del territorio, resta sempre attuale. E quindi ci auguriamo che questa sia l’occasione affinché ciò finalmente si verifichi. Siamo certi che i nostri sindaci non permetteranno che Eva Alpago rimanga senza una sede: possono stare tranquilli i volontari e con loro tutti i nostri cittadini».