Esperimento riuscito: Cortina Digital Forum pensa già alla seconda edizione. «In presenza»

Esperimento riuscito: Cortina Digital Forum pensa già alla seconda edizione. «In presenza»

Sedici ore di diretta. 65 speaker e oltre 1.500 persone collegate da 38 Paesi. Al centro? Cortina. Perché il Digital Forum organizzato da Sandrà Alverà, Alessandro Da Rold e Riccardo Masucci aveva proprio la “perla” delle Dolomiti come base operativa. Un pezzo di Belluno proiettato nel mondo. Con la dimostrazione che il digitale è in grado di abbattere le distanze.

«Ma l’edizione 2022 vogliamo farla anche in presenza» dice Riccardo Masucci, direttore privacy policy di Intel e cofondatore del Cortina Digital Forum. «L’intenzione è di far diventare il forum un appuntamento fisso, per parlare dei temi del digitale tra le Dolomiti».

Quindi ci sarà una seconda edizione. Come è andata la prima?

«I risultati sono incoraggianti e lusinghieri. Abbiamo avuto un buon riscontro da sponsor e partner. E i numeri dicono che abbiamo avuto una bella attività. Solo sui social, oltre 200mila impression. Questo ci incoraggia, direi quasi ci obbliga a fare qualcosa anche l’anno prossimo».

In presenza, si diceva…

«Abbiamo visto che il mezzo virtuale ci ha aiutato molto a ridurre le distanze e a raggiungere un pubblico più ampio. Di fatto il Cortina Digital Forum aveva proprio l’obiettivo di ridurre le distanze tra il grande pubblico e i temi del digitale. Ma il sogno per il prossimo anno è di fare almeno una parte del forum in presenza».

Siete riusciti a far collegare con Cortina persone da 38 Paesi diversi. Complicato sortire lo stesso effetto in presenza. La montagna è difficile da raggiungere. Anche dal digitale…

«È vero, ma non si tratta di un problema solo montano. La difficoltà di digitalizzazione riguarda diverse aree rurali e urbane ed è in ogni caso un problema duplice: non è questione solo di infrastrutture, ma anche di persone e di educazione digitale. Il Covid ha reso evidente la necessità delle piccole e micro imprese di investire in digitalizzazione, perché questo migliora efficienza e produttività, oltre a essere un nuovo canale di business. Ma investire in digitalizzazione significa investire in formazione, non solo in dotazione digitale».

Forse vale anche per le scuole, per la Pubblica amministrazione…

«Vale per ogni singolo cittadino: c’è bisogno di gente che crea la tecnologia, certo. Ma non solo di tecnici, perché anche il cittadino medio deve avere un certo grado di educazione al digitale. Il Cortina Digital Forum da questo punto di vista sintetizza la sfida di portare avanti investimenti in infrastrutture digitali e in competenze digitali».

Tra l’altro, il digitale è stato inserito anche nel Recovery Plan…

«Nel piano presentato da Draghi all’Europa, il 27% delle risorse è destinato alla digitalizzazione. Il che significa che è una priorità per l’Italia e per l’Europa. Raggiungere maggiore consapevolezza su questi temi è un elemento di grande valore. Anche per Cortina».

Infatti, il Cortina Digital Forum ha lanciato diversi spunti. Non ultimo quello sull’intelligenza artificiale.

«Siamo riusciti a portare l’attualità. Ora gli sviluppi sull’intelligenza artificiale sono al centro delle agende di tutti i governi del mondo. I dati sono parte della vita quotidiana e grazie all’intelligenza artificiale la continua elaborazione di dati crea opportunità per vari campi dalla sanità all’istruzione, dall’industria all’agricoltura. Abbiamo voluto sottolineare le opportunità e cercato di vedere gli scenari futuri, con ospiti esperti del tema. Ma abbiamo parlato anche di turismo digitale, di salute, di G20, di Recovery Plan e della connettività delle aree rurali e montane».

Proprio su questo, avete lanciato il Cortina Declaration, un documento eredità della prima edizione del forum.

«Diciamo che la due giorni vuole contribuire al dibattito sulle politiche pubbliche per il digitale. E per questo siamo partiti con una dichiarazione specifica sulle aree montane perché sicuramente è di grande significato per Cortina. Quello che cercheremo di fare nel 2022 è proprio questo: non solo discutere dei grandi temi, ma avere proposte concrete».

Insomma, non scherzavate quando avete detto che il Cortina Digital Forum punta a diventare la “Davos delle Dolomiti” per i temi del digitale?

«Anche Davos è partita da una piccola realtà. E oggi è il centro di discussione mondiale delle politiche economiche».

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