Errori, omissioni e nessun progetto per il Bellunese. Il Bard, candidato alle elezioni regionali al fianco di Simonetta Rubinato, boccia senza appello l’opuscolo elettorale di Zaia, che in questi giorni sta arrivando nelle case bellunesi. «Non c’è traccia di ciò che andrebbe fatto per la nostra terra, commenta il presidente del Bard, Andrea Bona -. Nessun accenno alla specificità prevista dall’articolo 15 dello statuto regionale, né al referendum per l’autonomia bellunese, svoltosi lo stesso giorno di quello regionale. Non si parla nemmeno di sanità: gli unici riferimenti alla nostra terra sono il marchio in copertina “Edizione di Belluno” e qualche foto all’interno».
E poi, errori di geografia. «Dopo aver detto qualche anno fa in radio che il Veneto non confina con l’Austria, ignorando i quattro comuni comeliani di confine, oggi inserisce nell’opuscolo bellunese la candidatura Unesco della Valpolicella. Auguri a loro, ma che c’entra col Bellunese? E’ evidente che se vogliamo risultati per la nostra terra non possiamo affidarci ancora a chi non conosce nemmeno il nostro territorio e quindi figuriamoci come può conoscerne i problemi quotidiani. Servono impegni specifici e chiari. Bisogna rompere gli schemi: con Simonetta Rubinato noi ci stiamo provando, con un accordo che prevede azioni precise per il Bellunese, dall’introduzione di un terzo consigliere riservato alla minoranza linguistica ladina a questioni bollenti come sanità e gestione delle grandi derivazioni idroelettriche. Se l’attenzione di Venezia e Roma è quella dimostrata finora, ci lascino gestire da soli il nostro territorio: ne siamo capaci e vogliamo dimostrarlo».