Resta incerto il futuro dei lavoratori dei due stabilimenti Edim di Villasanta (Monza Brianza) e Setteville. La situazione economica dell’azienda del gruppo Bosch, infatti, è difficile, come hanno confermato i portavoce di Edim ai sindacati e Rsu nell’incontro di mercoledì (19 febbraio) nella sede di Confindustria Monza. Il fatturato è in continuo calo, con una perdita del 16% a gennaio, quasi raddoppiata a febbraio, chiuso a -30%. Un trend che, secondo le stime aziendali, si spingerà a giugno a -50%. Vista la situazione l’azienda ha confermato la necessità di ridurre di 100 unità il personale tra gli stabilimenti di Villasanta e Setteville e ha offerto degli incentivi all’esodo volontario: incentivi che però i sindacati giudicano «insufficienti».
Piccoli passi avanti si registrano invece sul fronte della possibile cessione. Nell’incontro è stato reso noto che 4 fondi di investimento sembrano fare sul serio e sono alla fase della «Due diligence», ovvero il processo di investigazione messo in atto per analizzare il valore e le condizioni di un’azienda, un’analisi dettagliata del background e della sua reputazione allo scopo di determinare l’opportunità, in questo caso, di un’acquisizione.
«Questo dato è l’unico nota nota minimamente positiva della giornata – commenta Stefano Bona, segretario della Fiom Cgil di Belluno – perché dimostra che potrebbe esserci un reale interesse per una futura possibile cessione». «La nostra priorità – continua Bona – è sempre stata il mantenimento del sito produttivo di Setteville, insieme alla salvaguardia dell’occupazione. Tenuto conto della situazione economica fortemente compromessa è chiaro che le eventuali uscite volontarie devono essere accompagnate da incentivi adeguati per le lavoratrici e i lavoratori. Inoltre, l’eventuale cessione dovrà garantire, oltre che la tenuta nel lungo periodo, anche nuovi investimenti e il rilancio del sito con precise garanzie richieste anche da Bosch.
Prossimo incontro tra le parto il 6 marzo, a Belluno, nella sede di Confindustria Dolomiti.