Qualcuno ha già sfoderato il neologismo, “maggembre”. Di fatto, il maggio che sembra novembre non è fenomeno rarissimo nel Bellunese. Ma forse condizioni meteo come quelle delle ultime settimane sono difficili da ritrovare negli annali; quanto meno in tempi recenti. Perché i dati parlano chiaro: più di metà mese è stato passato sotto l’acqua. E siccome “maggembre” non è ancora finito, c’è tempo per ulteriori acquazzoni.
Se si considerano le centraline Arpav sparse sul territorio, risulta che i pluviometri sono entrati in funzione almeno 17 volte tra il 1° e il 25 maggio. Significa che hanno ricevuto almeno una goccia di pioggia quasi tutti i giorni. Il record spetta alla montagna, dove si arriva in molti casi a 19 giorni piovosi su 25 (e la tappa del Giro d’Italia Sacile-Cortina è l’esempio di un maggio quanto mai autunnale, con pioggia battente e temperature quasi da inverno).
Proprio a Cortina in 25 giorni sono caduti più di 114 millimetri d’acqua. A Cancia (Borca di Cadore) il pluviometro supera i 150 millimetri, e in Agordino si arriva a toccare punte superiori ai 200 millimetri (Sant’Andrea di Gosaldo, ad esempio, segna 212 millimetri). Insomma, acqua come se piovesse. E le temperature non sono meno autunnali. Massime raramente superiori ai 20°C in Valbelluna, solo nei giorni 9 e 10 quando il meteo ha deciso di regalare due sprazzi di sole. Minime da stufa accesa e prossime allo zero nei fondovalle dolomitici (a Cortina, tanto per citare un esempio, ci sono state tre notti sotto zero negli ultimi 25 giorni; a Misurina addirittura 19 notti con il segno meno, ma a 1.743 metri non è rarissimo).
Cambierà? Sicuramente. Ma non a breve. C’è ancora qualche giorno di pioggia all’orizzonte. Non sia mai che “maggembre” si smentisca…