E-commerce anche tra le Dolomiti. C’è perfino chi vende l’aria di Misurina

E-commerce anche tra le Dolomiti. C’è perfino chi vende l’aria di Misurina

Commercio senza barriere. E prima ancora del Covid. Perché è vero che il lockdown ha velocizzato la transizione verso il digitale spinto (è successo con la didattica a distanza e con lo smart working). Ma qualcuno ci aveva già pensato prima. E non bisogna per forza figurarsi Amazon o altri colossi. Anche tra le Dolomiti c’è un fiorente mercato online. Di nicchia e fatto di prodotti introvabili altrove. Ma non per questo perdente, anzi: le stime parlano di un valore superiore ai 5 milioni di euro l’anno.

È il risultato dell’indagine sull’e-commerce fatta dalla Camera di Commercio Belluno-Treviso. L’ufficio studi e statistica si è scartabellato tutta la demografia d’impresa locale. E ha guardato in casa di chi fa del commercio elettronico il suo core business. Ne esce uno scenario quasi impensabile per il Bellunese.

I DATI 

Quanto sanno che nella provincia dolomitica ci sono ben 39 imprese che hanno come attività principale l’e-commerce? Pochissimi. È il dato che esce dalla Camera di Commercio, aggiornato ad aprile 2020 e stabile rispetto a un anno fa; significa che non è stato il Covid a imprimere la spinta digitale. Sotto il profilo dimensionale più della metà delle imprese ha da 1 a 9 addetti complessivi (18 hanno un unico addetto).

Poi ci sono anche le imprese che non fanno dell’e-commerce il loro core business, ma che hanno dichiarato al Registro Imprese il commercio digitale come attività secondaria: si parla di altre 163 unità. Si tratta di micro e piccole imprese (88,3%), ma anche realtà di medie (4 imprese con 50-249 addetti) e grandi dimensioni (4 imprese con 250 addetti oltre). Sotto il profilo settoriale sono 65 gli esercizi commerciali che hanno l’e-commerce come attività secondaria.

LA CURIOSITÀ 

Ma cosa vendono online le imprese bellunesi? Di tutto. Per davvero. Si va dai prodotti informatici (quasi scontati), ai beni “tradizionali” come mobili, accessori d’arredo e abbigliamento. C’è chi commercializza occhiali e chi si è inventato un fiorente mercato di tè orientale. Ma il più impensabile è l’e-commerce degli inalatori di aria respirabile compressa proveniente dal lago di Misurina. 

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