Sacchetti, scatoloni, taniche grandi e piccole. Plastica soprattutto. E degrado un tanto al chilo. È la situazione che si presenta a Pieve di Cadore, dietro la piscina. Un cumulo di rifiuti gettati alla rinfusa. In una zona che non è “in vetrina”, è vero. Ma il decoro richiederebbe ben altro. E anche la cura dell’ambiente grida vendetta.
La fotografia è quella di un ambiente malsano che mal si concilia con la struttura della piscina comunale. Difatti, la situazione non è sfuggita all’occhio vigile di diversi cittadini. E la domanda di tutti è: perché?
La puntualizzazione è arrivata dai gestori della Polisportiva Mondo Sport: «Da settembre stiamo facendo innumerevoli sforzi per migliorare e ampliare i servizi offerti all’utenza e il sempre più forte gradimento conferma che ci stiamo riuscendo appieno. Più volte abbiamo chiesto al Comune spiegazioni, oltre a una veloce risoluzione al degrado lasciato dalla ditta che si è occupata dei lavori. La risposta? Essendo un cantiere appaltato, il Comune non può intervenire e la stessa impresa, che ancora dovrà terminare i lavori, si occuperà pure dello sgombero del materiale, nonché della pulizia di tutta la zona. Il Comune è informato e sta agendo per quanto in suo potere».