Dalle duemila uova al giorno alle “ancelle”: i segreti dell’ape regina

Dalle duemila uova al giorno alle “ancelle”: i segreti dell’ape regina

Conoscere il mondo delle api: dalla A alla Z. Anzi, “Dalla A alla bzzzzz”. Prosegue il nostro alfabeto “apistico”, curato da Claudio Mioranza. Ecco il capitolo numero 23. 

R di Regina – È l’ape femminile, all’interno dell’alveare, preposta alla riproduzione: nasce vergine da una cella reale e, dopo alcuni giorni, esce per compiere i voli di fecondazione, accoppiandosi con più fuchi. È così che si sviluppano i suoi organi riproduttivi, ovario e ghiandola della spermateca, dove conserverà per tutta la sua vita gli spermatozoi maschili vivi, che serviranno ad iniziare l’ovodeposizione.

In piena stagione arriva a deporre fino a duemila uova al giorno! 

Durante la sua vita – mediamente 2, 3 anni – è accompagnata dalle api ancelle che provvedono al suo “benessere” con pulizia del corpo e pappa reale (unico alimento). In più, si muoverà ininterrottamente tra i favi, facendo circolare il feromone reale, che darà un segnale di tranquillità per le altre api.

E il pungiglione? Lo userà solo contro eventuali regine, figlie nascenti rivali, e potrà uscire all’esterno dell’alveare nel caso in cui la famiglia sciamasse.

Un’improvvisa morte – o l’anzianità – generà nell’istinto di sopravvivenza delle api operaie l’azione di produrre una o più celle reali per la sua sostituzione.

Bzzzzz a tutti! 

Claudio Mioranza – Apicoltore dolomitico 

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