Una nuova lavagna interattiva per il centro accoglienza dei profughi ucraini

Una nuova lavagna interattiva per il centro accoglienza dei profughi ucraini

Una lavagna interattiva, per seguire le lezioni in dad, ma anche per imparare l’italiano. Cresce la dotazione tecnologica dell’hub di accoglienza dei profughi ucraini, ricavato negli spazi dell’ex caserma dei vigili del fuoco di Belluno, a Mussoi.

Grazie alla generosità del Rotary club Belluno, che ha donato al centro una lavagna Lim, interattiva, installata nella sala utilizzata per l’insegnamento dell’italiano ai profughi ucraini in fuga dalla guerra. Uno spazio rimesso a nuovo in tempo record, grazie all’impegno dei volontari di Protezione civile. «Fino a qualche giorno fa quest’aula non era messa molto bene – spiega il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, presente alla consegna ufficiale della Lim – ma adesso è veramente funzionale. E’ stata allestita a tempo di record: abbiamo acquistato gli armadietti, i volontari e gli operai del comune l’hanno ritinteggiata, i banchi sono quelli delle scuole di Castion, attualmente chiuse per i lavori di adeguamento».

Qui i profughi ucraini imparano le prime regole dell’italiano, grazie all’impegno del Cpa dell’istituto comprensivo di Belluno: «Sono al momento 20 gli ucraini che seguono i corsi di alfabetizzazione in – prosegue Massaro – ma ne hanno fatto richiesta già altre due classi da 17 persone». E poi ci sono i ragazzi alloggiati nel centro (che al momento ospita 38 persone) che seguono le lezioni in Dad in collegamento diretto con l’Ucraina. L’investimento del Rotary è stato di circa 5mila euro. «Abbiamo ricevuto la richiesta e nel giro di due giorni siamo riusciti ad esaudirla – commenta la presidente del sodalizio, Patrizia Pedone – e di questo siamo molto felici. Per noi questo è il modo di fare integrazione: ovvero dare una prospettiva e un futuro a chi arriva. Anche perché chi arriva ora potrebbe trovare un futuro lavorativo in provincia. E’ quello che ci auguriamo».

Fondamentale anche il supporto di Springo. L’internet provider con sede a Ponte nelle Alpi ha completamente cablato, gratis, la struttura.  

«L’ex caserma degli alpini – conclude Massaro – si sta trasformando da centro di accoglienza a vero e proprio punto di servizio per i profughi ucraini. Un liogo riconosciuto e riconoscibile». Che crescerà ancora: «Abbiamo appena firmato la convenzione con la Prefettura per mantenerlo attivo. Potrà ospitare fino a 85 persone. Ce ne sarà bisogno, perché molte delle persone che adesso sono ospitate in famiglia avranno la necessità, a breve, di trovare altre sistemazioni».

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