Dal Magro: «Illuminazione pubblica di Trichiana, che pasticcio»

Dal Magro: «Illuminazione pubblica di Trichiana, che pasticcio»

L’illuminazione pubblica comunale, nel territorio dell’ex comune di Trichiana, è stata argomento di dibattito tra maggioranza e opposizione all’ultimo consiglio. 

«Nel maggio 2018 – afferma il consigliere d’opposizione, Dario Dal Magro – il Comune di Trichiana indiceva una procedura di gara per l’affido della concessione, manutenzione e riqualificazione degli impianti, con predisposizione ai servizi di “smart cities” per la durata di vent’anni e un valore stimato del contratto di euro 1.284.000,00, da aggiudicarsi secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa. . Nel gennaio 2019, con il modulo project financing, la gara veniva aggiudicata alla società Gianni Botter Impianti Srl, la quale purtroppo di lì a breve fallisce. Da quel momento entra nella vicenda la Etiled Srl, che stipula un contratto di affitto d’azienda con Gianni Botter Impianti Srl, subentrando anche nella gestione degli impianti di pubblica illuminazione di Trichiana».

Il Comune di Borgo Valbelluna, nel frattempo subentrato e non avendo ricevuto la documentazione dalla Botter per aggiudicare la gara, inizia la procedura di decadenza dell’affidamento. Contro questo la Etiled ricorre al Tar, vincendo la causa. «Il giudice ha ritenuto che il Comune di Borgo Valbelluna avrebbe dovuto estendere il contraddittorio anche all’affittuaria dell’azienda (Etiled Srl) ed affermando che il Comune ha lasciato trascorrere quasi nove mesi prima di adottare il provvedimento di decadenza. Pertanto – sottolinea Dario Dal Magro – il Comune è stato condannato al pagamento delle spese di 3mila euro oltre ad accessori. E naturalmente deve pagare anche gli onorari del proprio avvocato». Oltre all’iter burocratico, il consigliere di opposizione fa notare alcuni aspetti: «La gara è iniziata a maggio 2018 e a fine nel 2021 (sono trascorsi circa tre anni e mezzo) e non è stata sistemata l’illuminazione pubblica di Trichiana; senza voler incolpare nessuno, si chiede se valga la pena affrontare costosi iter giudiziari, che poi terminano con una condanna del Comune, oppure se è opportuno cercare un accordo per raggiungere velocemente il risultato».

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