Dal lago al borgo: il sentiero abbandonato brilla di una nuova luce

Dal lago al borgo: il sentiero abbandonato brilla di una nuova luce

Un patto di sostenibilità tra la Cadore Società cooperativa sociale e gli abitanti di Vallesina di Valle di Cadore, per il mantenimento del sentiero che porta al lago del borgo: è l’ideale chiusura del progetto Interreg Italia-Austria, finanziato con i fondi destinati allo sviluppo del programma Clld Dolomiti Live, “Concetto per lo sviluppo del paesaggio – Battere nuove strade per conservare e sviluppare il territorio e il paesaggio”, che ha coinvolto la Cadore s.c.s., il GAL Alto Bellunese e i Comuni di Sesto e di Kals am Großglockner, in Austria.

A sottoscrivere il patto, le residenti di Vallesina di Sopra Silvia Agnoli, di Vallesina di Sotto Fabrizia Marinello e la presidente della Cadore Scs Alessandra Buzzo: «Si tratta di un accordo simbolico – afferma Michele Pellegrini, responsabile progettazione della cooperativa – che lega la Cadore e gli abitanti di Vallesina al sentiero che recuperato e restaurato. L’intero progetto per noi si è sviluppato lungo tre filoni principali: uno culturale e didattico, con l’università di Padova, grazie al recupero delle storie, tradizioni e la conoscenze del borgo; uno formativo, che ha visto sette soci e lavoratori impegnati in corsi “sul campo” sulla costruzione dei muretti a secco. Infine, uno prettamente lavorativo, con la pulizia e il recupero completo del sentiero del Pian de le taje che da Vallesina porta al lago». 

Un lavoro, questo, particolarmente impegnativo, come ha sottolineato il responsabile del settore manutenzioni ambientali Fabio Barito: «Lungo questo tracciato, abbiamo recuperato – e dove serviva, ricostruito – i muretti a secco coperti dalla vegetazione e messo in sicurezza il sentiero tagliando le piante che potevano creare problemi. L’intervento si raccorda con la viabilità già esistente: la ciclopedonale, la strada regia e la viabilità principale di accesso al borgo».

Da sottolineare, come afferma la presidente Buzzo, «la condivisione di buone pratiche tra territori simili. Si sono ripresi temi a me particolarmente cari: la valorizzazione delle aree interne, la manutenzione ambientale, l’occupazione lavorativa e la consapevolezza del proprio territorio da parte dei cittadini. È un progetto replicabile in tutti i comuni del Cadore, così come il patto di sostenibilità, e spero che le amministrazioni locali possano prendere ispirazione da quanto fatto a Vallesina per proporlo in altre realtà».

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto