Dalla Sicilia a Belluno. Ed ora al vertice nazionale della sua associazione di riferimento.
Romeo Marini, medico in forza all’Ulss 1 Dolomiti nell’unità complessa di Chirurgia vascolare del “San Martino” di Belluno, è stato nominato presidente nazionale della Siapav (Società italiana di angiologia e patologia vascolare).
Un bel traguardo, per il quale la direzione generale dell’azienda sanitaria si complimenta, augurando buon lavoro e ricordando che «Il ruolo di presidente nazionale di una società scientifica è di particolare rilievo in quanto permetterà di rappresentare la società di fronte le istituzioni nazionali e regionali, coordinare l’attività di ricerca scientifica, tenere i rapporti di collaborazione con enti istituzionali e scientifici e didattici e promuovere l’attività di formazione dei soci». «La nomina – prosegue la nota dell’Ulss 1 – dà lustro all’intera azienda e sarà motivo di promozione e sviluppo scientifico e clinico anche nel nostro territorio».
Nato a Catania 62 anni fa, Martini si è laureato in Medicina e specializzato in Angiologia medica. Fino al 1998 ha retto la cattedra di Angiologia all’università di Catania, prima di trasferirsi a Padova per lavorare nell’unità operativa complessa di Angiologia dell’azienda ospedaliera universitaria. Due anni fa il trasferimento a Belluno, con il progetto di fare della neonata unità complessa di Angiologia un centro di eccellenza. Martini è responsabile dell’ambulatorio di Angiologia che opera nelle sedi di Belluno, Feltre e Pieve di Cadore.
E dove, dallo scorso dicembre, è possibile effettuare la capillaroscopia. Di cosa si tratta? Di un esame non invasivo (attraverso una videocamera che viene applicata alle dita e che ingrandisce per 200 volte i capillari della pelle) che mostra al medico i capillari della cute per verificarne lo stato di salute.
La capillaroscopia è particolarmente indicata nelle persone che manifestano il Fenomeno di Raynaud: una particolare sintomatologia che viene scatenata dal freddo e a causa della quale il soggetto si accorge che con l’esposizione al freddo le dita delle mani (ma anche dei piedi, o il naso e le labbra) impallidiscono momentaneamente per poi passare ad un colorito bluastro ed infine rosso. Sintomi del genere sono spesso segnale di malattie reumatologiche come sclerodermia, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite, sindrome di Sjogren. La capillariscopia riesce ad individuarne precocemente la presenza.
