Novembre è il mese dedicato alla sensibilizzazione sulla prevenzione e la cura del tumore alla prostata. E in questo senso, in Ulss Dolomiti, c’è un’importante novità in ambito radioterapico: sono già 90, infatti, i pazienti curati con la nuova tecnica che consente il trattamento del tumore alla prostata in sole 5 sedute. E il 14 per cento di loro arriva da fuori regione.
I progressi nell’ambito della cura delle malattie oncologiche, infatti, hanno portato a un miglioramento sia dell’aspettativa, sia della qualità della vita dei pazienti oncologici. E la moderna radioterapia è sicura e altamente efficace: utilizza radiazioni ionizzanti, prevalentemente raggi X ad alta energia, per distruggere le cellule tumorali in modo mirato e selettivo. In più, può essere utilizzata da sola o integrata ad altre tipologie di trattamento.
«Grazie a un investimento di circa 2 milioni di euro, il centro di Radioterapia Oncologica dell’Ulss Dolomiti – spiega il direttore Alessandro Magli – è stato di recente dotato di un moderno acceleratore lineare e dell’upgrade di quello già in funzione, entrambi integrati con software ad alta tecnologia, per realizzare trattamenti di alta precisione in grado di offrire cure di ultima generazione».
Il risultato oncologico è paragonabile a quello ottenibile con la chirurgia, ma l’invasività e gli effetti collaterali sono ridotti al minimo. Inoltre, la breve durata del trattamento, rispetto alla radioterapia convenzionale, riduce in maniera sensibile gli accessi all’ospedale: «Dal gennaio 2022 sono stati trattati con questa tecnica 90 pazienti con tumore prostatico, selezionati per tumore localizzato, tracciabile e considerato a rischio basso o intermedio. I risultati ottenuti? Molto buoni».