San Francesco d’Assisi è forse la figura mistica più amata dai bambini e non solo.
Patrono di Italia, è vissuto all’epoca delle crociate, in un tempo popolato da spade e cavalieri.
Era figlio di un ricco commerciante di Assisi, aveva tutto, ma capì ben presto che questo “tutto” non gli bastava.
Infatti, quando stava partendo per una crociata, ebbe un’apparizione in sogno: fu l’inizio del cambiamento.
Decise di spogliarsi di ogni bene materiale, abbracciando la povertà. E restituì al padre tutto ciò che negli anni gli aveva dato.
Iniziò così una nuova vita: tante privazioni e sofferenza per la fame, camminava predicando la bellezza del Creato e dedicandosi agli ultimi.
E piano, piano attirò a sé tante persone. Persino Chiara, figlia di un nobile di Assisi, si unì al suo cammino.
La chiesa non vedeva di buon occhio questo ragazzo dalle idee rivoluzionarie: fu accusato di eresia.
Francesco dovette presentarsi davanti al Papa Innocenzo III, che capì la bontà del suo operato.
Nacque così il 16 aprile 1210 l’Ordine dei frati francescani. Nel 1228 venne riconosciuto Santo, per la sua condotta di vita e per i miracoli a lui attribuiti.
Secondo San Francesco, l’amore è l’arma più potente che l’uomo ha per misurarsi con la vita.
E la sua presenza in Val di Zoldo?
Non è una leggenda: proprio a Forno c’è una piccola e graziosa chiesa dedicata al Santo d’Assisi.
Le fonti dicono risalga al XVI secolo. Veniva usata settimanalmente per la recita delle litanie e per la celebrazione delle messe di suffragio dei defunti.
Fu restaurata nel 1889, preservando gli affreschi del Cinquecento.
Un gioiello da valorizzare e da vedere in questa splendida valle.
Alla prossima!