Allerta sulle infiltrazioni mafiose: Prefetto e Comuni firmano l’intesa per la legalità

Allerta sulle infiltrazioni mafiose: Prefetto e Comuni firmano l’intesa per la legalità

La ripartenza dopo il lockdown aumenta l’appetito delle organizzazioni criminali, attratte dalla possibilità di poter reinvestire facilmente i propri illeciti profitti.

Bisogna tenere gli occhi bene aperti. E collaborare insieme. Questo il senso dell’ “Intesa per la legalità, lo sviluppo del settore ricettivo–alberghiero e nelle attività economico-commerciali e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale”, firmata ieri mattina a Palazzo dei Rettori tra il prefetto di Belluno, Adriana Cogode, i sindaci di Belluno, Auronzo, Alleghe, Borca, Cortina, Falcade, Livinallongo, San Vito, Selva di Cadore, Val di Zoldo e il presidente di Confcommercio Belluno, Paolo Doglioni. Tutti insieme a formare una barriera contro le attenzioni delle consorterie criminali in un settore – quello turistico ricettivo – particolarmente colpito dall’emergenza epidemiologica Covid-19. 
 
L’intesa prevede il potenziamento del sistema di cautele previste dall’ordinamento antimafia, con il rafforzamento dello scambio di informazioni tra i soggetti coinvolti per intercettare ogni possibile fenomeno di riciclaggio di denaro, usura, estorsione o interferenze in stile mafioso nei riguardi della libera attività imprenditoriale. In particolare, i Comuni aderenti sottoporranno alla verifica antimafia tutte le Scia (Segnalazioni certificate di inizio di attività) di nuova apertura e, al contempo, la Prefettura, anche attraverso il Gruppo Interforze, eseguirà gli accertamenti previsti dalla vigente normativa, ai fini di un attento monitoraggio per il rilascio della documentazione liberatoria antimafia.
 
All’accordo hanno aderito anche Confcommercio Belluno e Federalberghi le quali si sono impegnate a diffonderne i contenuti presso i propri associati, anche mediante la redazione di apposito materiale informativo.
 

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