La seconda ondata è arrivata, il lockdown invernale è lo spauracchio da evitare. Ma lo smartworking, in tempi di Covid – 19, è ormai una realtà. Anche per Epta, il colosso della refrigerazione industriale che dal 15 ottobre ha attivato il lavoro agile anche alla Costan di Limana. Sono oltre 200 i dipendenti dello storico stabilimento che d’ora in poi avranno la possibilità di lavorare in una sede diversa dall’ufficio.
Il progetto di Smart Working di Epta è partito in tempi non sospetti: nell’aprile 2019, quando Covid era una parola che ancora nessuno aveva mai sentito nominare.
«Abbiamo inziato allora con un progetto pilota che ha coinvolto i dipendenti della nostra sede di Milano – spiega Gregorio Todeschini, Epta HR Plant Manager di Limana – oltre ad alcuni lavoratori di Limana e Casale Monferrato. Il progetto si è poi allargato alla filiale commerciale di Roma e ora è stato reso stabile a Limana, Solesino (PD), Casale Monferrato e Pomezia».
Flessibilità, fiducia, responsabilità e pianificazione. Queste le parole alla base dello Smarto working secondo Epta. E tanta formazione. «Questo strumento cambia il modo di lavorare e rapportarsi coi colleghi – commenta Monica Toffanin, HR Development Manager di Epta -. Abbiamo quindi attivato seminari specifici, coinvolgendo i futuri smart workers in 13 sessioni formative per un totale di 30 ore complessive di corsi erogati».
E I benefici? Netti e tangibili. Per i dipendenti, che avranno maggiore tempo da dedicare ai propri interessi e alla cura della famiglia. Ma anche per il territorio, in ottica di sostenibilità ambientale, in virtù di una riduzione dell’inquinamento.