In provincia di Belluno è stato ammirato e applaudito anche, e soprattutto, per aver trionfato nella cronoscalata del Nevegal. Ora, però, a dodici anni di distanza da quell’impresa, Alberto Contador è un tecnico. E rimane un profondo conoscitore della materia ciclistica. Al punto da sbilanciarsi sul Giro d’Italia: «L’edizione 2023 mi piace tantissimo – ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport – e l’avrei corsa volentieri, è un percorso da 10. È molto avvincente, bellissimo. La montagna la fa da padrone, anche se ci sono tanti chilometri a cronometro».
Il “pistolero” spagnolo è uno dei sette corridori ad aver vinto le tre maggiore corse a tappe: il Tour de France (2007 e 2009), il Giro (2008 e 2015) e la Vuelta (2008, 2012 e 2014). Insomma, ne ha viste tante. Ma le Tre Cime lo hanno sempre colpito. E quest’anno potrebbero avere un peso decisivo: «Affrontare la diciannovesima frazione con arrivo alle Tre Cime di Lavaredo, dopo 18 giorni di corsa, potrebbe presentare il conto. Una tappa dura, soprattutto avendo nelle gambe più di due settimane di Giro».