Interrogazione con sufficienza piena. Il sindaco di Alpago risponde ai suoi ex compagni di giunta, oggi all’opposizione, Federico Costa e Vanessa De Francesch. Risponde e fa, quasi che il feeling di un mandato nella stessa giunta non sia venuto meno neanche dopo la bagarre elettorale di quasi un anno fa.
Nelle scorse settimane sono state presentate dal gruppo consigliare di minoranza “Alpago, insieme per il futuro” due interrogazioni. Oggetto: le future intenzioni rispetto al rinnovo delle Consulte frazionali e all’istituzione della Commissione consigliare permanente sui Regolamenti, Statuti e Convenzioni di pertinenza dell’amministrazione comunale.
Per quanto riguarda la Commissione, è stata istituita a fine maggio. Si tratta di uno strumento istituzionale importante per poter affrontare collegialmente alcune questioni rilevanti e trasversali per la programmazione e lo sviluppo del Comune. In questa prima fase – secondo il regolamento vigente – la Commissione sarà formata da 12 elementi per garantire la proporzionalità tra le varie componenti del consiglio, ma è già stato proposto di concordare uno snellimento della stessa, assicurando così una maggiore dinamicità e favorire il confronto durante le riunioni.
«Siamo soddisfatti che il sindaco e la maggioranza abbiano accolto le nostre istanze che finora sono andate nella direzione di segnalare alcune esigenze organizzative e offrire a tutti i consiglieri strumenti concreti per poter contribuire all’attività amministrativa nell’interesse dei cittadini e per la crescita del Comune stesso» dichiarano i consiglieri Vanessa De Francesch e Federico Costa. «Il nostro impegno amministrativo è sempre volto a dare risposte ai cittadini in modo costruttivo, mettendo a disposizione le nostre professionalità e l’esperienza maturata nel primo mandato post-fusione».
Più dilatata nel tempo è invece la risposta del sindaco sulla formazione delle nuove Consulte frazionali, in quanto le elezioni sono previste per il prossimo autunno. Il gruppo “Alpago, insieme per il futuro” ritiene che le consulte abbiano una funzione basilare «per assicurare una partecipazione diretta e collegiale dei cittadini che potranno avere così un riferimento diretto nelle proprie frazioni e beneficiare di uno strumento di raccordo con gli uffici e l’amministrazione. Molteplici infatti sono le potenzialità delle Consulte Frazionali che in alcuni casi fungono da soggetto animatore di iniziative e comunque di promozione della socialità quanto mai importanti nel processo “culturale” dell’unificazione dei Comuni, a tutt’oggi ancora in costruzione».
