Consigli per le vacanze by Mittelmann e Fiabane. Donne, è arrivato il sillabario estivo

Consigli per le vacanze by Mittelmann e Fiabane. Donne, è arrivato il sillabario estivo

La premiata ditta Fiabane&Mittelmann, in vista della consegna alle stampe de “Mal Comune mezzo raudo”,  scoppiettante prontuario di divieti astrusi ad uso di sindaci desiderosi di una settimana di ribalta mediatica, vi invita alla lettura del Sillabario Estivo, ed è già il secondo da quando le nostre amenità sono ospitate in Quota. Augurandovi un’estate petillante, che non sia, ancor prima di cominciare, quella esausta dei fratelli di ringhiera. 

Il tempo di lettura: una vita; controproducente azzardare inutili sfide contro voi stessi in quanto qui non è garantita la riemersione.

Acqua fresca: ce n’è per tutti. Non affollate. 

Made in Italy: si parla di cibi, bevande e del disegno di alcune mutande. 

Competenze: sono tutte dell’ avvocato.

Il marito che in famiglia chiama la moglie mamma e la madre nonna: non fa apparire più giovani e toglie autorevolezza.

E niente: dallo sdoganamento operato dal salutaantonio son passati sei anni, è da matusa. 

Canti patriottici: oggi nessuno compone canti patriottici, nessuno intona canti patriottici, così per darsi coraggio.

Percorso: è tutto un percorso oramai. Attenzione a chi vuole farvelo fare: di solito ha già messo giù le bandierine. 

Motti e frasi fatte in latino: non hanno più estimatori, sono vendute in pacchi multipli anche in rete con possibilità di fraintendimento e quasi sempre non si intonano con le acconciature vigenti. Risparmiate le poche monete richieste reinvestendole in un piccolo pensiero per una persona vicina. 

ARROMA, ANNAPOLI: in luogo di a Roma e a Napoli soltanto nei tg Rai; non si comprende il motivo per il quale coerentemente non siano attestati Affirenze, Aggenova, Appalermo, Attrento, Aaaosta.

LEUROPA: al massimo un ameno hotel.  

Ma: dopo l’oramai fuori controllo “dopodiché”, costituirà la nostra personalissima ventura battaglia civile. Non avversiamoci da soli: meno ma, meno mica, più diretti, forza! Meno male. 

Al netto: leggere “ho detto stupidaggini, non me ne vorrete. Lasciooo?”.

Io che ho fatto l’Erasmus al Polo Nord: recensendo una gelateria su TripAdvisor.

Effetti collaterali: recentemente la signora Teresa Sarcovidini si è recata in una parafarmacia per acquistare una confezione di aspirina dalla quale ha estratto una compressa che ha subito consumato all’interno dello stesso esercizio allo scopo di lenire un improvviso dolore cervicale. Uscita dalla parafarmacia, mentre era in attesa dell’autobus per rientrare al proprio domicilio, ha notato alcuni gratta e vinci esposti nella vetrina di un’edicola adiacente e senza alcuna riflessione preliminare ne ha acquistato uno al costo di due euro che è risultato vincente per un importo pari a cinque euro. Ora che lo avete saputo, cercate di non fare abuso di aspirina.

Furbetti: preferibile il meno irritante sinonimo italiani.

Chi se ne frega: non date platealità al gesto, particolarmente in luogo pubblico, in quanto ad oggi non vi è evidenza alcuna comprovante una maggiore efficacia.

accaventiquattro: avete un giorno intero per tentare di esprimervi in un modo più originale.

Defolloware: bastava fermarsi un attimo prima. Dimmi chi ti segue e ti dirò chi credi di essere.

Genetliaco: rispolvero obbligato  in assenza di sinonimi (natalizio ad agosto fa un certo non so che) della parola compleanno e armamentario augurale annesso al feisbuc. 

Distopico: non basta e avanza questa cosina qui, la realtà? 

Il Califfo a Roma: fino a un tempo recente si poteva leggere sulle gazzette e si udiva in tv che in un luogo imprecisato su di un muro decrepito vi era una scritta annunciante un imminente arrivo del Califfo a Roma. Era lecito attendersi anche quello del Califfone a Frascati e del Califfo Super a Ostia, poi , all’improvviso, nulla più si è saputo. Riteniamo plausibile che ciò sia correlato al fatto che la ditta Atala abbia cessata la produzione di ciclomotori.

Volere: rivalutiamo insieme la poca convenienza di avere dato retta a chi spiegava che fosse potere. 

Sesso: esse o esse o messaggio in bottiglia del desiderio, esse esse, a naso, sado. Con l’obbligo del palindromo ossesso e della magnifica ossessione d’essere esso stesso solo un nesso, un mozzo, mezza eternità e trequarti eternit. E alla esse di sesso, parisianamente, ci fermiamo. O no? No. 

Va’ in mona: quantunque molti lo possano trovare incredibile si conferma che è ladino.

Consigli per l’estate:

La battigia non è il bagnasciuga: viareggini stimatevi.

Piumino nero: evitatelo come copricostume, al party in ispiaggia e in barca di notte.

Alternanza: flip flop per salire in ferrata e scarponi da roccia per la spesa al supermercato. Se vi è consentito, provate per una volta a tirare a sorte, ma non garantiamo miglioramenti prestazionali.

Infine, un’estate passata a culo stretto è inumana: predisponetevi alle fregature, la vita vi sarà riconoscente e anche la prostata.

© 2021 Fɪᴀʙᴀɴᴇ&Mɪᴛᴛᴇʟᴍᴀɴɴ
tutti i rovesci a rete.

Defollowa: Sabina Borgatti

Foto: “Ti fischiano le orecchie? Acufene. Apofene. Bias. Biarritz”. Uno scatto di Gaia Corniola degli Psicopompa 

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