Comunicare la sostenibilità, ecco la chiave per le Olimpiadi 2026

Comunicare la sostenibilità, ecco la chiave per le Olimpiadi 2026

Le Olimpiadi sono una grande opportunità, ma la capitalizzazione dell’evento a cinque cerchi avviene solo se gli investimenti fatti sui territori hanno come focus non l’evento olimpico, ma il miglioramento della qualità della vita di chi i luoghi li abita. I Giochi devono essere sfruttati perché accelerano scelte e decisioni, offrono opportunità e sinergie uniche, ma l’obiettivo principale di chi ospita l’evento deve rimanere la sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Questa è la sintesi dell’incontro svoltosi sabato a Cortina, in occasione di “Cortina fra le righe”: il festival della formazione e dell’informazione dall’alta quota che ha chiuso la sua ottava edizione con un confronto fra i sindaci di quattro località che ospiteranno i Giochi: Bormio, Livigno, Anterselva e Cortina per l’appunto.

La sindaca del Comune di Bormio, Silvia Cavazzi, ha aperto il racconto partendo direttamente da un primo obiettivo raggiunto solo qualche giorno fa dalla sua amministrazione che con una delibera è riuscita ad acquistare da privati le aree e gli edifici intorno al traguardo della pista. «È un piccolo punto di partenza perché da qui possiamo procedere per rendere più accogliente lo Ski Stadium al traguardo. Questo ampliamento non servirà solo per i Giochi, ma per tutti gli eventi che Bormio ospita» ha spiegato. «Gli altri ampliamenti necessari al traguardo saranno strutture che poi verranno smontate dopo l’Olimpiade. Valorizzeremo la rete ciclo-pedonale abbinandola ai parcheggi e verrà realizzato un grande parcheggio sotterraneo che permetterà di raggiungere a piedi la zona olimpica. Di questo parcheggio beneficerà tutta l’area che nelle giornate di grande affluenza è congestionata dal traffico».

La gestione del traffico è al centro della progettualità non solo di Bormio, ma anche delle altre località olimpiche. A Livigno, che ospita per la prima volta un grande evento, la Regione Lombardia ha appena confermato il collegamento delle due aree sciistiche del Mottolino e del Carosello e questo limiterà il traffico del 23%. «Sappiamo – ha spiegato il sindaco del Comune di Livigno Remo Galli – che sacrifichiamo un po’ di paesaggio, ma questo servirà a migliorare la vita di chi vive nel nostro villaggio. Verrà creato anche un parcheggio interrato nella zona del Mottolino sotto lo Ski Stadium di gara, così dopo l’Olimpiade non avremo più le 400 auto parcheggiate fuori».

Livigno ha anche saputo dire “no” a una parte del progetto della candidatura che prevedeva la costruzione del villaggio olimpico: «Abbiamo deciso di premiare i nostri albergatori. A Livigno i posti letto sono numerosi e non volevamo venissero create altre strutture».

A Cortina il sindaco Gianluca Lorenzi ha spiegato che non è stata ancora presa una decisione definitiva in merito alla costruzione del villaggio nella conca ampezzana, l’idea per ora rimane legata alla zona di Fiames. I posti letto creati dopo i Giochi potrebbero essere messi a disposizione di chi a Cortina lavora e spesso fa fatica a trovare alloggio. Sono solo ipotesi per ora, che dovranno diventare decisioni a breve perché il tempo stringe. Ciò che è già certezza è che verrà creato un parcheggio nuovo sotterraneo nella zona vicino al cimitero e ai campi da tennis: 700 posti auto con un impianto nuovo che si collegherà a Socrepes.  

«So che queste scelte vengono criticate dagli ambientalisti, ma bisogna pensare al risvolto positivo: la Skyline quest’anno ha tolto il 59% di traffico sul passo. Anche la pista da bob è stata sempre al centro di polemiche per la nuova costruzione, ma ora l’area è degradata e verrà bonificata; inoltre le competizioni che si svolgeranno riempiranno gli alberghi e porteranno attenzione a livello internazionale su uno sport che in diversi Paesi europei viene molto seguito».

Per Anterselva la vera sfida sarà la mobilità. Verranno fatti interventi sulla linea ferroviaria della Val Pusteria e alla stazione di Anterselva. «Da parte dei nostri territori – ha sottolineato il sindaco – e per territori intendo tutta l’area dell’Alto Adige l’Olimpiade deve essere un esempio di sostenibilità. Tutto l’arco alpino deve unirsi perché sarà un cammino zeppo di contraddizioni, ma mettersi in strada unificati è la cosa giusta».

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