Un’intera comunità, ancora sgomenta, ha sfidato la pioggia battente ieri pomeriggio (5 maggio) per rendere l’ultimo saluto a Riccardo Gaio, 17 anni, ucciso dal padre Vladislav nell’abitazione della famiglia, a Oltra. Nel saluto alla giovane vittima si è scelta la via del massimo raccoglimento: niente condoglianze personali, come da richiesta della famiglia, e inumazione alla sola presenza dei parenti e degli amici più stretti. In un duomo gremito, a concelebrare la funzione, il vescovo Renato Marangoni, assieme al parroco don Ivone.
«Il volto di Riccardo mi ha profondamente commosso: sembrava un germoglio a cui non è stato concesso di sbocciare – ha detto nell’omelia il vescovo, che poi ha rivolto un appello all’intera comunità, ancora profondamente scossa dalla tragedia, invitando gli adulti a «Guardare in volto i nostri ragazzi, ascoltarli, accoglierli. Riccardo ci invita a leggere i sogni e le fragilità degli adolescenti, e a rispondere con rispetto, amore, protezione».
La comunità lamonese ha risposto non soltanto in termini di presenza, ma anche di solidarietà, per aiutare la famiglia di Oltra, spezzata a metà da una decisione terribile, è stata avviata una raccolta fondi, lanciata dall’associazione Famiglie insieme, che insieme all’amministrazione comunale e alle parrocchie di Arina, Lamon e San Donato, ha attivato un conto corrente per raccogliere dei fondi a favore della famiglia colpita. Chi volesse contribuire con un bonifico può farlo sul contro intestato a Famiglie Insieme Aps, Iban IT 17 T 08102 61140 000023002086.
Le esequie del padre Vladislav, invece, si terranno in forma strettamente privata.