Il Cinema Piave di Santo Stefano di Cadore accende i riflettori sulla rappresentazione teatrale “Come si fanno le cose”: l’appuntamento è per giovedì 19 (ore 17).
Lungo il fiume Piave, tra capannoni e ditte artigianali ormai prive del vigore di un tempo, ha sede la Filati Dolomiti, fabbrica sfiancata, come molte, dalla crisi degli anni Duemila. È qui che lavorano Valentino e Massimo, due cinquantenni addetti alla manutenzione dei macchinari. Quando una ditta orafa apre i battenti in quello che un tempo era un magazzino della Filati Dolomiti, Massimo e Valentino decidono di preparare una rapina con cui procurarsi l’oro necessario per realizzare il loro sogno: abbandonare il logorio e le miserie della fabbrica e rilevare un agriturismo sui monti, per iniziare una nuova vita, più giusta. Il piano procede senza intoppi, finché un giorno Valentino incontra Yu, una ragazza cinese, e se ne innamora. L’uomo dovrà rimettere in discussione la sua vita e le sue scelte. Riusciranno i due amici e colleghi a portare a termine la loro missione?
La montagna, la natura, la nostalgia e il sogno di rinascita delle comunità rurali, la fabbrica e la fatica del lavoro, la precarietà del mondo del lavoro e gli infortuni, l’amore e l’integrazione sociale, il disagio sociale e l’individualismo e l’amicizia e il sogno di riscatto.
Tornando allo spettacolo, diretto da Cristina Gianni, è scritto e interpretato da Luigi Budel e Marco De Martin Modolado, mentre la supervisione artistica è affidata ad Antonio G. Bortoluzzi: lo scrittore del romanzo da cui è tratta la rappresentazione.