La viabilità bellunese del domani? Il Circolo Oltrardo del Partito democratico traccia l’obiettivo. Anzi, tre
Il primo: viabilità di attraversamento lungo la valle del Piave, evitando il passaggio per il centro città.
Lungo la Sinistra Piave non vi sono urgenze, dopo la realizzazione della galleria del Col Cavalier. Guardando un po’ oltre, si possono indicare la circonvallazione degli abitati di Levego e Sagrogna e l’importante impegno di una galleria da Sagrogna al casello autostradale di Cadola.
Urgente appare invece collegare la statale 50 alla provinciale 1 con due ponti. A Nord Est del centro urbano il luogo più opportuno è la strettoia dell’alveo del Piave tra San Pietro in Campo e Sagrogna. Con questo provvedimento si distoglie dalla attuale via Vittorio Veneto e dal centro di Ponte nelle Alpi il traffico generato dagli insediamenti industriali, commerciali, artigianali e residenziali. A Sud del centro città (Lambioi) è previsto e in avanzata progettazione un ponte definitivo. Tuttavia, a fronte della nota parziale incapienza della galleria “Città di Belluno” rispetto al traffico pesante nei due sensi contemporanei di marcia, appare opportuno istituire il senso unico di circolazione per i soli mezzi pesanti. Opportuna, ma non urgente, appare la realizzazione della circonvallazione lungo la sp 1 degli abitati di Levego e Sagrogna.
Il secondo obiettivo, sempre nell’ottica di attraversamento ed evitando il passaggio per il centro città, è il collegamento della strada regionale 203 bis “Agordina” con la statale 50. Soluzione più ambiziosa – e costosa – appare raggiungere la rotatoria di Bettin di Salce direttamente da Chiesurazza (da Antole oppure dal bivio per Sois): si distoglierebbe il traffico pesante dagli abitati di Chiesurazza e Col de Piana. Occorre tener conto dell’opposizione della Sovrintendenza all’attraversamento della cosiddetta “Torbiera di Antole”. In alternativa si può proporre di lasciare la “Agordina” in corrispondenza della curva “del Cucciolo” e raggiungere comunque Bettin evitando il il transito dei mezzi pesanti attraverso l’abitato di Mier.
Terzo obiettivo è la razionalizzazione di alcune parti importanti della viabilità cittadina. La strada di circonvallazione urbana dalla curva “del Cucciolo” a viale Europa: la soluzione attraverso via Fulcis nel tratto finale appare accettabile solo se associata alla realizzazione del collegamento per i mezzi pesanti di cui al punto precedente. Il completamento della strada interna della Veneggia: la funzione di questa arteria non può essere una alternativa per il traffico di attraversamento lungo la attuale “Veneggia”. Al contrario, una volta risolti i problemi della viabilità di attraversamento indicati in precedenza, costituirebbe una significativa razionalizzazione e messa in sicurezza del traffico locale di Cavarzano.