Si chiama Ciano V2 ed è un robot auto-costruito da Martino Capraro, Daniele Genuin e Leonardo Mazzorana, tre studenti del corso di elettronica dell’IT Segato di Belluno, che lo scorso weekend hanno brillato a Pescara nella fase nazionale della “RoboCup Junior”, manifestazione dedicata alla robotica educativa, in una sfida che ha coinvolto tante squadre provenienti da tutta Italia. Il piccolo ma tenace robot, interamente costruito e programmato dagli studenti, si è brillantemente districato tra incroci, rampe, ostacoli con precisione e velocità, permettendo al team di concludere tra le migliori 15 squadre nella competizione denominata “Rescue Line”.
«Si tratta del coronamento di un percorso iniziato qualche anno fa dal professor Lazzarin- si legge nel sito dell’Iis Segato – Brustolon – con il sostegno importante della ditta Gavazzi di Belluno, e che ha coinvolto numerosi studenti dell’istituto. Il successo di questi giorni va quindi condiviso con chi nel tempo ha messo energie, idee e competenze per affinare il robot in tutti i suoi aspetti (dalla meccanica, all’elettronica, alla programmazione). In particolare, i compagni vogliono ricordare il contributo di Omar Bridda, che non ha potuto presenziare alla fase nazionale».



Un’esperienza affascinante, quindi, che ha rappresentato il coronamento di un lungo percorso e un bel segnale anche per tutta la scuola bellunese. Ad accompagnare i ragazzi nell’avventura pescarese è stato il professor Giandomenico Roldo: «Oltre al valore della prestazione – spiega – va sottolineata la capacità degli studenti di superare progressivamente le difficoltà, festeggiando i piccoli miglioramenti, misurandosi con il mondo esterno, condividendo riflessioni e motivazioni con “colleghi” provenienti da tutta Italia, ciascuno con il proprio bagaglio culturale. Insomma la ricchezza del confronto, in un clima sereno e propositivo».
Parole alle quali si accoda anche Leonardo Mazzorana, uno dei tre giovani studenti: «L’esperienza è stata fantastica, devo dire, soprattutto dal punto di vista sociale, abbiamo conosciuto tanti ragazzi da tutta Italia, da istituti tecnici, licei eccetera, e abbiamo visto come loro hanno affrontato questo problema e le loro soluzioni. È stato davvero coinvolgente».
Agli studenti arriva anche il plauso della dirigente scolastica, Palma Piccoli: «Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi che con uno spirito e un’abnegazione quasi irriconoscibili per adolescenti della loro età, ci hanno onorato di una prestazione veramente importante e che ci ha resi anche testimoni di un processo e di un percorso educativo veramente pieno, completo».