Come l’araba fenice, rinasce dalle sue ceneri il marchio Ceramica Dolomite.
Dopo il salvataggio da parte della cordata veneta di cui fa parte anche Delfin, la finanziaria della famiglia Del Vecchio, all’esterno dello stabilimento di Trichiana nei giorni scorsi sono ricomparsi i cartelli con nome e logo dello storico marchio che produce sanitari.
Una bella notizia per gli oltre 400 dipendenti riassunti dallo scorso giugno dalla nuova cordata, ma anche per l’intera comunità della Valbelluna, che lo scorso autunno tremò alla notizia che i vecchi proprietari (una finanziaria belga, proprietaria del marchio “Ideal Standard”) avevano deciso la chiusura della fabbrica.
Ceramica Dolomite, quindi, è tornata a produrre. Ma con l’incognita, pesante, dell’aumento dei costi energetici. Che rischiano di impattare molto su un’azienda energivora come quella trichianese.