È l’unico artista bellunese esposto all’Ermitage di San Pietroburgo. Artista, scultore, partigiano, pittore… Intellettuale a tutto tondo. È Augusto Murer. E oggi comincia il centenario dalla nascita del grande artista nato a Falcade, proprio il 21 maggio 1922.
Numerose le iniziative già in calendario. Altre se ne aggiungeranno in corso d’opera, coinvolgendo tutto il Veneto, l’Italia e anche il Brasile. Perché, come ha detto Elio Armano (scultore e amico di Murer), «l’artista bellunese è stato e rimane una grande figura veneta del Novecento, unanimemente riconosciuta in Italia e anche fuori dai confini nazionali».
LE INIZIATIVE
Diverse le grandi mostre previste. Una sul giovane Murer, dal titolo “Alle origini della scultura”, che sarà inaugurata al Fulcis di Belluno il 30 giugno e resterà visitabile nelle sale del museo cittadino fino al 18 settembre. Un’altra, a Longarone, una “Rassegna antologica di Augusto Murer” che vivrà anche un momento particolare, con il simposio all’aperto riservato a giovani artisti in ricordo del grande scultore (dal 9 al 25 settembre).
In mezzo, un fiorire di eventi, conferenze e visite. Proprio così: a Falcade sarà aperta per tutta l’estate la casa museo di Murer in località Molino. La struttura è stata riordinata per il centenario e dal 18 giugno al 25 settembre accoglierà i visitatori mattina e pomeriggio.
Ma le iniziative coinvolgeranno anche Venezia (dove il grande scultore ha realizzato il monumento alla Partigiana), Vicenza (con un’esposizione dell’arte incisoria), e il Brasile (a Caxias do Sul nello stato del Rio Grande do Sul, per la grande porta in bronzo nella Chiesa di San Pellegrino). E a Canale d’Agordo saranno esposti “I grandi silenzi. La Crocifissione di Cristo attraverso gli occhi, le mani e il cuore di Murer” (dal 1° luglio all’11 settembre), e una mostra sull’emigrazione in Sudamerica, vista dal grande artista falcadino (dal 1° luglio al 31 agosto).
Insomma, diverse possibilità per ricordare e conoscere Augusto Murer. «E per incontrare il carattere civile dell’arte», come ha detto Elio Armano, curatore delle iniziative del centenario.
