Procede l’iter per la Casa di Comunità di Belluno. È stato approvato, infatti, il progetto di fattibilità orientato alla realizzazione della struttura nell’area San Gervasio, dove sarà realizzato anche il nuovo centro prelievi con un investimento complessivo di 5,5 milioni di euro, di cui 1,5 finanziati col Pnrr, 2 con fondi Fsr. Ed è stato chiesto un finanziamento aggiuntivo alla Regione Veneto di 2 milioni per dar evita a un centro prelievi più funzionale. Sarà ora convocata la conferenza dei servizi
La nuova Casa di Comunità troverà spazio nell’ex Convento Cistercense dei Santi Gervasio e Protasio, dopo la ristrutturazione di parte del complesso monastico esistente di proprietà dell’Ulss 1 di Belluno.
Oltre a una zona dedicata all’ingresso e destinata anche al Punto Unico di Accesso e agli spogliatoi del personale, ci saranno due aree funzionali principali, tra loro indipendenti, connesse a partire dall’atrio d’ingresso, il Centro prelievi e l’area dell’Adi (Assistenza Domiciliare Integrata) e dell’Uca (Unità di Continuità Assistenziale). Al piano terra saranno poi disponibili aree di attesa per i visitatori, servizi igienici per il personale e gli utenti, locali tecnici (quadri elettrici, dati).
Al primo piano, ecco tre zone funzionali distinte: una dedicata ai servizi cronici, una ai servizi territoriali per l’area materno-infantile e una per le assistenti sociali e altri servizi territoriali.
Infine, sarà riorganizzata la viabilità esterna, così come l’area di sosta.
«Questo importante intervento ci consente di dare nuova vita all’area San Gervasio dell’ospedale di Belluno, creando uno spazio al servizio del cittadino, funzionale e moderno, mantenendo e valorizzando al contempo una parte storica degli edifici dell’ospedale» commenta la direttrice generale, Maria Grazia Carraro.