Sciopero pressoché totale alla Hydro di Feltre. I lavoratori hanno incrociato le braccia, stufi di dover continuamente cambiare turni e mansioni, avvisati spesso all’ultimo. I dipendenti infatti lamentano il mancato rispetto degli equilibri vita-lavoro. E gli oltre 130 lavoratori della fabbrica hanno aderito in massa al fermo proclamato dai sindacati, venerdì (14 febbraio).
«La direzione aziendale usa e getta i lavoratori interinali come se fossero ingranaggi da utilizzare al bisogno, da spremere o lasciare a casa settimana per settimana, a seconda delle minime variazioni nelle necessità produttive» scrive in una nota la Fiom Cgil. «Le lavoratrici e i lavoratori lamentano anche carenze sulla formazione e sulla sicurezza nella gestione delle presse, essendo costretti a passare dallo stoccaggio, alla produzione, a fare qualsiasi altra mansione senza neppure avere tempo e modo di capire come comportarsi in maniera adeguata e sicura».
«Come Fiom di Belluno voglio ringraziare le lavoratrici e i lavoratori per l’alta adesione allo sciopero organizzato sia per rivendicare la riapertura del tavolo di trattativa del Contratto Nazionale sulla base delle nostre richieste e contro l’atteggiamento sprezzante di Federmeccanica sia per rivendicare il rispetto dei lavoratori e delle lavoratrici della Hydro da parte dell’azienda» le parole del segretario generale Fiom Belluno, Stefano Bona. «Queste persone non sono merce a disposizione delle oscillazioni di mercato, ma uomini e donne con diritti e tutele da difendere e noi saremo sempre al loro fianco per tutelarne l’integrità e la dignità».