Chiamata e controchiamata al Suem, ieri mattina (20 luglio). Un escursionista svedese ha lanciato l’allarme alle 10.30, perché non riusciva più a vedere e sentire il compagno di gita, sul Col de le Bisse, nei Cadini di Misurina. Poco dopo però ha chiamato di nuovo dicendo di aver trovato l’amico, che era ruzzolato una cinquantina di metri ma stava bene. La chiamata si è conclusa con un «non serve che interveniate».
Nel frattempo però l’elicottero di Dolomiti Emergency era già decollato, e una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo si era già mossa. L’eliambulanza quindi non è tornata indietro: ormai sul posto, ha verificato la situazione, ha individuato il 32enne svedese comunque in difficoltà, e l’ha recuperato per trasportarlo al Rifugio Auronzo. Poco dopo è stata richiamata per imbarcare anche il secondo turista, quello che aveva lanciato l’allarme salvo poi dire che non serviva nessun intervento.
La dinamica del piccolo incidente è stata chiarita in seguito. I due erano partiti dal Sentiero Bonacossa verso Forcella Rin Bianco; dopo aver scollinato, erano usciti dalla traccia iniziando a salire, quando uno dei due era caduto senza riportare conseguenze.
Poco dopo, altri due interventi in zona. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo ha recuperato una 79enne di Pieve di Cadore sul Col de Varda, dopo che si era procurata un probabile trauma alla caviglia che le impediva di proseguire. La donna è stata affidata all’ambulanza. I soccorritori hanno poi riportato a valle una coppia 70enne esausta e ferma tra il Rifugio Auronzo e il Lavaredo.
foto d’archivio