Bruno, dai cantieri edili alla natura: «Ora, a 80 anni, imparo dalle api»

Bruno, dai cantieri edili alla natura: «Ora, a 80 anni, imparo dalle api»

Rinuncia volentieri a un piatto di radicele per lasciare il tarassaco alle sue api. Un manuale ricevuto in dono e una curiosità sconfinata: è nata così, un paio di anni fa, la passione di Bruno Fregona per l’apicoltura. Ottant’anni portati bene, Bruno vive a Gasnil di San Gregorio nelle Alpi, con la moglie Francesca e la figlia Laura, in una tenuta acquistata dopo una vita trascorsa in giro per il mondo come supervisore nei cantieri edili in Europa, Africa e Russia. 

«Qualche anno fa ho letto con interesse “Apicoltura, tecnica e pratica” – racconta Fregona – ma l’ho accantonato, non mi sentivo all’altezza di chi sa come prendersi cura di questi animaletti. Non riesco a chiamarli insetti, lo trovo troppo riduttivo». L’idea delle api continua a ronzare nella testa di Bruno per un po’ di tempo, mentre osserva con attenzione il bosco e i prati che lo circondano. Alla fine cede: nel 2019 si iscrive al corso di Apidolomiti e supera l’esame. A Gasnil arrivano i primi due nuclei, le famiglie prosperano e crescono, tanto che a fine stagione Bruno si ritrova con cinque alveari e può assaggiare il primo miele.

L’apicoltore è anche coltivatore, produce ortaggi per la Cooperativa La Fiorita e naturalmente non utilizza veleni nei suoi campi. Le api non devono andare lontano per trovare cibo, nel raggio di poche centinaia di metri ci sono acacie, castagni, alberi da frutto come ciliegi, peschi e poi c’è tanto tarassaco. Bruno è un vulcano di idee: per aiutare i suoi animaletti ha seminato un particolare radicchio montano precoce, due filari di girasoli e sta pensando a una bella siepe di lavanda.

L’apicoltura è solo l’ultima passione di Bruno, che suona la chitarra e l’armonica a bocca, intaglia il legno e offre ospitalità nella sua casa, in parte trasformata nel bed and breakfast “La casa dell’Orso”. «Non sento i miei ottant’anni – commenta – la natura mi rigenera, mi siedo ammirando il luogo incantevole in cui abito e questi animali meravigliosi, da loro possiamo imparare molto». 

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