Bosco nuovo per dimenticare Vaia

Bosco nuovo per dimenticare Vaia

Proprio là dove la forza impetuosa della natura ha schiantato un bosco nel 2018, arriva Arbolia, la società benefit di Snam nata per sviluppare nuove aree verdi in Italia, che ha inaugurato, nei giorni scorsi un nuovo intervento di riforestazione sulle montagne di Alleghe.

Ben 3.572 piante hanno trovato dimora in località Col de Foia, un’area che nel 2018 era stata devastata dalla tempesta Vaia. L’intervento, reso possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Alleghe, con la Regione Veneto e con il sostegno economico del Teatro Stabile del Veneto, di Accenture e di Snam Rete Gas, garantirà diversi benefici all’ambiente e al territorio in questione.

Il nuovo bosco, oltre a contribuire al ripristino della zona, sia da un punto di vista paesaggistico e della biodiversità, assorbirà fino a 473 tonnellate di Co2 e rilascerà fino a 345 tonnellate di ossigeno in 20 anni. Saranno invece 2.750 i chilogrammi di Pm10 assorbiti in un anno.

Nell’area di quasi 18.000 metri quadrati sono stati messi a dimora 3.393 alberi che rappresentano il 95% delle piante totali piantumate. In particolare, la scelta delle specie per l’imboschimento è stata effettuata considerando le caratteristiche del suolo, delle condizioni climatiche attuali e dei prossimi decenni, della capacità di adattamento in aree aperte e prive di copertura e della resistenza meccanica all’eradicazione.

Le specie utilizzate sono autoctone, provenienti da vivai italiani e munite di passaporto fitosanitario. Larici, faggi, aceri di monte e sorbi degli uccellatori, insieme a 179 arbusti della specie del sambuco, sono stati collocati nell’area.

«Il nostro territorio torna a rimboschirsi. E si rimargina una ferita profonda lasciata dalla tempesta Vaia prima e dal problema del bostrico poi» il commento del sindaco, Danilo De Toni. «Rivolgo quindi un sentito ringraziamento ad Arbolia, al Teatro Stabile del Veneto, Accenture e Snam per la sensibilità dimostrata nei confronti del nostro Comune, colpito al pari di altri a fine ottobre 2018 da un evento meteo estremo che ha devastato il territorio. Vaia ha colpito in particolar modo il patrimonio boschivo, elemento fondamentale del paesaggio ma soprattutto strumento fondamentale per l’assorbimento di quella Co2 che è inevitabilmente l’altro lato della medaglia della nostra civiltà avanzata. Con questo intervento, Col de Foia, ora spoglio, fra qualche anno riacquisterà in una veste nuova e policromatica la bellezza del passato. Tra l’altro con specie arboree che potranno valorizzare la biodiversità delle nostre montagne e renderle ancora più green e accoglienti».

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