“Borgo Piave Sotterranea”: alla scoperta del rifugio antiaereo

“Borgo Piave Sotterranea”: alla scoperta del rifugio antiaereo

Di bunker si sta sentendo parlare molto dall’inizio dell’anno in conseguenza al conflitto scoppiato in Ucraina. Ed è curioso come anche in Italia un patrimonio disseminato sotto al terreno, da circa ottant’anni, proprio ora stia riscuotendo interesse da parte del pubblico. 

Nella stessa città di Belluno sono presenti diversi rifugi antiaerei. Uno dei quali uno è stato aperto ai visitatori a fine marzo riscuotendo un enorme successo: si tratta del rifugio di via Lambioi che percorre il centro cittadino, sotto l’Astor, fino alle scale mobili. E poteva ospitare circa 3000 persone.
Anche l’abitato di Borgo Piave era dotato di un rifugio presente in via Alzaia che consentiva agli abitanti del borgo, e non solo, di rifugiarsi nella zona tra il Ponte della Vittoria e Lambioi. Ed è proprio questo rifugio che verrà aperto al pubblico sabato 14 maggio (dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17) con una serie di visite a cura dell’associazione Borgo Piave Etc Aps. Tutto ciò, grazie all’autorizzazione del Comune di Belluno e alla collaborazione della Protezione civile comunale, consentirà ai cittadini di scoprire un altro angolo nascosto della città. 

L’evento è denominato “Borgo Piave Sotterranea”: vi potranno partecipare gruppi di venti persone al massimo, che potranno fare affidamento sulle spiegazioni dei volontari dell’associazione e dell’architetto Vincenzo Russotto. 

«L’auspicio – spiegano da Borgo Piave Etc Aps – è che questi luoghi di difesa possano diventare spazi culturali dove ripercorrere una parte della storia di Belluno. Diventerebbe un modo per rendere la proposta bellunese più inclusiva anche di quelle parti di centro storico che attualmente sono citate in maniera marginale nel turismo della città e diversificare i temi che Belluno propone. In quest’anno e mezzo di attività abbiamo dimostrato che Borgo Piave è un abitato ricco di storia che la gente vuole scoprire e rivivere e non si tratta di un semplice quartiere residenziale ma ha una vocazione turistica: basti pensare ai circa 200 visitatori della scorsa estate o ai 300 spettatori della rassegna estiva di concerti; siamo convinti che turismo e cultura siano determinanti per il rilancio del borgo e il suo mantenimento in uno stato decoroso». 

Per iscriversi, è attivo questo link, o è possibile inviare una mail a borgopiaveetc@gmail.com (indicando il numero di persone per le quali prenotare e in quale turno).

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