L’associazione Borgo Piave Etc aps, dopo diversi mesi di lavoro, può finalmente aprire le porte del Museo Maschere Dolomitiche di Gianluigi “Gianni” Secco, a palazzo Secco di Borgo Piave.
Un patrimonio legato ai riti e tradizioni dei carnevali dolomitici che negli ultimi anni non era più stato possibile apprezzare e che ora trova una nuova casa all’ex porto fluviale della città di Belluno dove ha preso forma parte del materiale come i manichini e le tavole di Nevjel.
La collezione comprende 14 manichini ad altezza naturale, 14 opere di Franco Fiabane, 8 di Claudio Nevjel, una di Olga Riva Piller e 4 di Vico Calabrò oltre a una trentina di volti lignei; tutto materiale creato e raccolto da Gianni Secco (dei Belumat) ed esposto da fine anni Ottanta in varie città Europa per poi tornare nel luogo dove tutto ha preso forma ovvero Borgo Piave.
L’intento dell’associazione è quello di creare degli spazi espositivi che non siano una sorta di archivio o magazzino polveroso ma qualcosa di dinamico, vivo, attuale, destinato ad aiutare le persone a comprendere i valori culturali, le tradizioni, le pratiche e i modi di vivere delle popolazioni dolomitiche tramandando la conoscenza, ereditata dalle generazioni passate, a chi vorrà comprendere il presente e modellare il futuro.
Tutto ciò grazie a un lavoro svolto in questi mesi di salvaguardia, restauro e valorizzazione del patrimonio materiale e culturale del carnevale di Gianni Secco.
L’inaugurazione del Museo è in programma domani (venerdì 13), alle ore 18: la cittadinanza è invitata.