Boom di domande: il Comune rifinanzia il bando sport per le famiglie

Boom di domande: il Comune rifinanzia il bando sport per le famiglie

Tante, tantissime domande. Significa che a Sedico c’è voglia di sport. Talmente tanto che il Comune dovrà rifinanziare il bando dedicato alle famiglie con figli che praticano attività motoria (Bando sport da 7mila euro. I contributi alle famiglie arrivano in anticipo). Perché il numero di richieste arrivato agli uffici eccede il budget previsto inizialmente. La giunta Deon ha già previsto un adeguamento. E intanto ha lanciato l’altro bando sportivo, quello riservato alle società e alle squadre, per un valore di 37mila euro.

BANDO FAMIGLIE

La cifra messa a disposizione per le famiglie era di 7mila euro. Il bando si è chiuso lunedì e sono arrivate oltre 100 domande (una decina abbondante in più rispetto a un anno fa). Di fatto, la somma richiesta è di 8.600 euro. «Ma nessuno resterà escluso – precisa l’assessore allo sport, Sebastiano Casoni -. Con la prima variazione di bilancio utile, andremo a rifinanziare il bando per liquidare tutte le domande. Abbiamo visto che sono aumentate soprattutto quelle della fascia Isee intermedia. Significa che è davvero la fascia di reddito che ha sofferto di più il Covid».

BANDO SOCIETÀ

In attesa del rifinanziamento, ecco l’altra fetta dei contributi sportivi, con il bando dedicato alle società. 

«È molto simile a quello dell’anno scorso: è finalizzato ad aiutare le società in maniera differente a seconda della gestione o meno di impianti sportivi, e anche nel numero di tesserati e di attività proposte – spiega Casoni -. Tra i parametri abbiamo tolto quello di organizzazione di eventi, perché il Covid non lo consente».

Il bando scade il 7 dicembre. «Lo abbiamo fatto uscire in coda a quello delle famiglie, perché siamo convinti dell’importanza dello sport per la comunità, specialmente per i più giovani e i bambini. Abbiamo visto una ripartenza dello sport e c’è l’mpegno di tutti per svolgere attività in piena sicurezza. Grazie agli uffici perché hanno lavorato parecchio per le istruttorie del bando». 

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