Boom degli anziani: tra dieci anni saranno un terzo della popolazione veneta

Boom degli anziani: tra dieci anni saranno un terzo della popolazione veneta

Un esercito di ultra 65enni. E mezzo milione di ultra 80enni. È la demografia veneta tra qualche anno. E si impone un imperativo: programmare sanità e assistenza territoriale. Soprattutto in montagna.

A tracciare il quadro – e definire le necessità dell’agenda politica è lo Spi Cgil. Il sindacato dei pensionati ha analizzato lo studio e l’elaborazione dei recenti dati demografici pubblicati dall’Istat che dimostrano come la popolazione anziana aumenterà in modo consistente nei prossimi dieci e venti anni. I numeri parlano chiaro e raccontano di un trend inesorabile e di sicuro positivo, perché legato a una crescita dell’aspettativa di vita. Ma testimoniano anche la necessità di gestire al meglio questa evoluzione.

I NUMERI 

In Veneto l’esercito degli ultra 65enni, secondo le proiezioni Istat, aumenterà di oltre il 20% entro il 2033 e del 39% al 2043. Parlando in termini assoluti, in dieci anni si passerà da circa un milione e 170mila anziani, il 24,1% della popolazione, a un milione 425mila, il 29,5%. Di fatto nel 2033 in Veneto si conteranno quasi 257mila ultra 65enni in più di adesso. Fra quattro lustri, invece, si arriverà a quota un milione e 633mila, il 34,2% dei residenti. In termini assoluti, poco meno di mezzo milione di anziani in più di oggi.

Ancora più delicata la questione degli ultra 80enni, per molti dei quali la programmazione della sanità e dell’assistenza diventa non necessaria ma fondamentale, visto che si tratta dei soggetti più fragili, spesso affetti da una o più malattie croniche e da situazioni di non autosufficienza. Oggi sono 374.800, il 7,7% della popolazione veneta. Nel 2033 diventeranno quasi 450mila, circa 74mila in più (con un aumento del 19,7%), e andranno a rappresentare il 9,3% degli abitanti. Fra 20 anni gli ultra 80enni veneti supereranno abbondantemente il mezzo milione (543mila circa), l’11,4% della popolazione.

IN PROVINCIA

A livello provinciale, il trend indicato dall’Istat segue le consuete dinamiche dei territori. Rovigo, che oggi ospita circa 63mila ultra 65enni, il 27,6% dei residenti totali, nel 2033 passerà a oltre 71mila, superando Belluno nel rapporto fra anziani e popolazione (33,1%). Il territorio dolomitico si piazza secondo passando in dieci anni da circa 55mila (27,8%) a 62mila over 65 (32,3%). All’ultimo posto per trend di invecchiamento resta Verona, che passerà da 22,9 anziani ogni 100 abitanti al 27,7%. In mezzo, Venezia (da 25,7 a 31 over 65 ogni 100 residenti), Padova (dal 23,8 al 29,5%), Treviso (dal 23,4 al 29,1%) e Vicenza (dal 23,1 al 28,9%). Fra gli over 80, invece, in testa alla classifica dell’invecchiamento si trova Belluno, dato che il rapporto con la popolazione passerà da 8,8 soggetti ogni 100 residenti a 10,6.

Da non sottovalutare, naturalmente, anche l’indice di vecchiaia che indica il rapporto esistente fra numero di anziani e di abitanti fra 0 e 14 anni. Oggi in Veneto ogni 100 giovanissimi ci sono 195 ultra 65enni, nel 2033 si arriverà a un rapporto di 281 a 100 e nel 2043 (pur crescendo il numero dei giovani rispetto al 2033) la proporzione si impennerà a 303 anziani ogni 100 abitanti fra 0 e 14 anni.  

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