GEETIT BOLOGNA-DA ROLD LOGISTICS BELLUNO 3-1
PARZIALI: 25-16, 25-19, 16-25, 25-23.
GEETIT BOLOGNA: Maretti 10, Govoni 2, Spiga 11, Del Campo 8, Marcoionni 7, Spagnol 21; Poli (L), Brizzi 4, Daniele. Allenatore: A. Asta.
DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Colussi 2, Boz 12, Candeago 11, Seveglievich 1, Piazzetta 9, Paganin 10; Martinez (L), Foroni 1, Della Vecchia, Gallina 5, Milani. N.e. Burigo, Zanolli, Schiano (L). Allenatore: D. Poletto.
ARBITRI: Martin Polenta di Ancona ed Eleonora Candeloro di Pescara.
NOTE. Durata set 22’, 27’, 21’, 29’; totale 1h39’. Bologna: battute sbagliate 16, vincenti 9, muri 9. Belluno: b.s. 8, v. 4, m. 7.
È particolarmente amara la serata bolognese per la Da Rold Logistics: dopo aver infilato 14 successi su 14 incontri finora disputati, i bellunesi incappano nel loro primo ko stagionale. La Geetit, infatti, impone il fattore campo e fa sua gara 1 di finale playoff. Questo cosa significa? Semplice: per alimentare il sogno promozione, in A3, i rinoceronti dovranno vincere sabato prossimo, al De Mas, in maniera netta. Ovvero, per 3-0 o 3-1. E a quel punto dovranno strappare pure il Golden set. Insomma, non sarà facile. Anche perché bisognerà trovare le contromisure per arginare lo scatenato Spagnol: inarrestabile, ieri sera, con i suoi 21 punti
Avvio in salita: la Drl soffre i centrali bolognesi e fatica in ricezione. Tanto è vero che è proprio il servizio, nello specifico di Govoni (2 ace in sequenza per il regista), a dare il primo, vero strappo al parziale. Primo, ma anche definitivo, se è vero che i padroni di casa scappano sul +7 (19-12). E non si voltano più indietro. Come nel secondo round, in cui il sestetto emiliano tiene in mano il timone delle operazioni, complici le bassi percentuali dei bellunesi. Poletto pesca a piene mani dalla panchina, ma il copione non cambia.
A cambiare, e in maniera radicale, è il terzo atto. La Drl sale prepotentemente di colpi e aumenta i giri del motore. Più efficace al servizio, continuo in attacco, reattivo in difesa, il team dolomitico crea subito il vuoto tra sé e gli avversari. E riapre il match. Anche se il finale parla ancora emiliano: l’ace di Del Campo vale il 18-15, la replica di Candeago, sempre al servizio, riapre i giochi (21-20). Come il muro di un ottimo capitan Gallina (24-23). Ma non basta: Spagnol è una spina nel fianco e mette l’impronta su tutti, o quasi, i palloni decisivi.
«Nei due set iniziali, molto semplicemente non abbiamo giocato – è l’analisi di coach Diego Poletto -. Bologna ci ha presi a pallate. E purtroppo, in queste occasioni, non puoi concedere tanto. Perché se concedi, devi poi essere perfetto al ritorno». Ora la priorità è semplice: «Allontanarsi il più possibile dai primi due parziali. Anche in termini di atteggiamento. L’ultima metà di gara fa ben sperare? Cerco di essere un tipo pratico e concreto, non spero nulla. La realtà è che, una volta conquistato il terzo set, dovevamo andare al tie-break e commettere meno errori. Fermo restando che i meriti della Geetit sono innegabili. Ma quando l’attacco avversario passa tre volte in mezzo al muro, nelle fasi decisive, è lecito porsi un interrogativo».