Bob olimpico, gli ambientalisti spingono verso Innsbruck. «Cooperazione transfrontaliera»

Bob olimpico, gli ambientalisti spingono verso Innsbruck. «Cooperazione transfrontaliera»

Gli ambientalisti si uniscono. E chiedono – di nuovo – di spostare le gare olimpiche di bob a Innsbruck. Niente Cortina, stavolta viene giocata la carta della cooperazione transfrontaliera.

Il tentativo, estremo vista la pervicacia della Regione Veneto nel portare avanti la partita olimpica su Cortina, porta la firma delle maggiori associazioni ambientaliste del Bellunese e del Trentino-Alto Adige. Italia Nostra, Mountain Wilderness Veneto, Libera Veneto, Lista Civica Cortina Bene Comune, Peraltrestrade Dolomiti, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Gruppo promotore Parco del Cadore, Avs Alpenverein Südtirol-Sektion Bruneck, Cai Alto Adige, Heimatpflegeverband Südtirol, Ppp Plattform pro Pustertal, Protect our Winters e UmweltRing Pustertal si sono incontrati a Cortina per dare il via ad azioni comuni.

«Alla base dell’incontro, la constatazione che tanto le nuove infrastrutture sportive quanto una parte dei nuovi progetti di viabilità e mobilità inseriti nei finanziamenti per le Olimpiadi non si attengono ai principi enunciati nel Dossier di candidatura, secondo il quale i Giochi Olimpici del 2026 devono costituire un evento a impatto zero» premettono gli ambientalisti. «Non solo assistiamo al fallimento dell’obiettivo costo zero, ma anche al mancato rispetto del principio di sostenibilità, non essendo stata fatta la Valutazione Ambientale Strategica (Vas) prevista per legge, e del principio di partecipazione e condivisione delle scelte. Infatti tutte le opere in programma sono state commissariate, impedendo di fatto a soggetti portatori di interessi, come associazioni e cittadini, di venire a conoscenza dei progetti per poter intervenire con le proprie osservazioni in tempi utili».

Ovviamente, attenzione massima sulla pista da bob, definita «opera costosissima e difficilmente giustificabile». La petizione online sulla piattaforma Change contro questo progetto conta 4.586 firme mentre sono 1.185 le firme raccolte fisicamente a Cortina durante l’estate e già inviate al presidente del Comitato olimpico internazionale. Da qui, l’appello alle autorità politiche, «che da decenni celebrano la cooperazione transfrontaliera in questa area alpina, affinché prendano posizione a favore dell’utilizzo della pista di bob di Innsbruck–Igls per le gare olimpiche, prendendo le distanze dall’attuale progetto di Cortina, che prevede lo smantellamento della storica pista Monti e la costruzione di una nuova impattante struttura in area urbana» dicono le associazioni ambientaliste. «E affinché si oppongano a un utilizzo inappropriato del fondo Brancher (ovvero il Fondo Comuni confinanti, ndr), nello spirito di una reale collaborazione transfrontaliera».

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