Bloccato dalla neve, prova a passare la notte all’addiaccio. Paura per un 39enne trevigiano

Bloccato dalla neve, prova a passare la notte all’addiaccio. Paura per un 39enne trevigiano

Doveva essere un’escursione con le ciaspe in una sera stellata. E poi un sonno ristoratore in bivacco, prima della discesa l’indomani mattina. Si è trasformata in una notte all’addiaccio, e di ansia per chi lo chiamava al cellulare trovandolo senza risposta.

Brutta avventura per un 39enne di Castello di Godego (Tv), che martedì pomeriggio (31 gennaio) era partito con l’intenzione di un giro nella neve sulle montagne dell’Agordino, insieme ai suoi cani. Lo ha recuperato l’elicottero di Trento, trovandolo in una buca scavata nella neve per superare la notte al freddo e al gelo. 

L’allarme era scattato alle 21.50, dalla telefonata giustamente preoccupata della moglie dell’escursionista. La donna ha chiamato il 118 perché il marito non rispondeva al telefono ormai da diverse ore.

Secondo le sue indicazioni, l’uomo era partito dal Primiero per passare la notte al Bivacco Menegazzi, sotto la Croda Granda. L’applicazione che lei aveva per seguirne gli spostamenti lo dava fermo nello stesso punto dalle 18.30. Il 39enne si stava muovendo con le ciaspe assieme ai suoi due cani di grossa taglia, e l’aveva contattata l’ultima volta dicendole che stava facendo più fatica del previsto perché c’era parecchia neve. Il cellulare al momento dell’allarme suonava libero senza risposta.

Pensando fosse partito da Saresin, una squadra del Soccorso alpino di Agordo ha controllato la zona per cercare la macchina, salvo poi trovarla parcheggiata a Forcella Aurine. L’uomo aveva infatti optato per l’avvicinamento dalla parte del Col di Luna.

Data la presenza di ripide pale sovrastanti l’itinerario, i soccorritori hanno temuto che potesse essere rimasto coinvolto da una valanga. Per questo motivo è stato chiesto l’intervento dell’elicottero di Trento abilitato al volo notturno per effettuare una ricognizione dall’alto, mentre le squadre si preparavano a intervenire a Frassenè. Fortunatamente l’equipaggio, dalle coordinate della posizione, è riuscito a individuarlo poco distante dall’ultima segnalazione. 

L’uomo, affaticato e infreddolito si era scavato un buco e si era riparato nel sacco a pelo per passare la notte. Non rispondeva al cellulare perché lo aveva perso. 

Recuperato con un verricello, il 39enne è stato trasportato a Frassenè e affidato ai soccorritori.

Ieri mattina invece (1° febbraio) sono stati recuperati lo zaino e gli oggetti di proprietà dell’escursionista. I suoi due cani, akita americani maschio e femmina, sono tornati da soli alla macchina parcheggiata a Forcella Aurine, dove li ha ritrovati in mattinata il proprietario, accompagnato all’auto da una squadra del Soccorso alpino di Agordo. I soccorritori, sci ai piedi, hanno poi raggiunto il luogo dove l’uomo aveva cercato riparo scavando una buca, poco dopo il Passo del Col di Luna verso Malga Camp, per riportargli lo zaino, con all’interno beni personali comprese le chiavi della macchina, ed altri oggetti dispersi al momento dell’arrivo dell’elicottero. La squadra durante la discesa a valle ha ritrovato anche il suo cellulare.

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