Bim Gsp e Bim Infrastrutture, presentato il progetto di fusione

Bim Gsp e Bim Infrastrutture, presentato il progetto di fusione

Bim Gsp e Bim Infrastrutture, più vicina la fusione. Illustrato ieri ai Comuni soci il progetto di unione delle due società che gestiscono il servizio idrico integrato e le reti di distribuzione del gas naturale. L’operazione prevede l’incorporazione di Bim Infrastrutture in Bim Gsp: l’iter formale, che sarà semplificato trattandosi appunto di assorbimento di una società all’interno dell’altra, potrebbe partire già a breve e concludersi entro l’anno. Il tutto, naturalmente, sarà subordinato al consenso unanime dei soci, che saranno chiamati ad esprimersi nei prossimi mesi, e al passaggio delle reti di distribuzione del gas al nuovo gestore, previsto per giugno 2023.

Il nuovo soggetto, operativo indicativamente da inizio 2024, continuerà a gestire il servizio idrico integrato nel territorio provinciale e le reti a Gpl nei cinque comuni dove al momento sono attive (Comelico Superiore, Ponte nelle Alpi, Santo Stefano di Cadore, Sappada, Val di Zoldo), ma si occuperà anche di energia green: avrà in carico, infatti, la gestione delle centraline idroelettriche presenti in diversi Comuni bellunesi e la rete di teleriscaldamento a biomassa attiva a Santo Stefano di Cadore, oggi amministrate da Bim Infrastrutture, ma svilupperà anche nuovi impianti di produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, avvierà iniziative per l’efficientamento energetico e la digitalizzazione dei processi e, non ultimo, curerà lo sviluppo delle comunità energetiche.

Notevoli i benefici previsti: sviluppo del settore energia, in particolare rinnovabile, consolidamento della governance pubblica nel settore dell’acqua, riduzione dei costi gestionali complessivi, economie di scala e semplificazione delle procedure interne. La nuova società, inoltre, disporrà di un patrimonio netto di oltre 100 milioni di euro.

«Grazie alla fusione – spiegano Attilio Sommavilla e Bruno Zanolla, amministratore delegato e presidente delle due società- potremo non solo conseguire risparmi concreti nella gestione dei servizi, quindi minori costi per tutti, ma anche valorizzare al meglio il patrimonio azionario di ogni Comune nel nuovo soggetto».

Al vaglio dei Sindaci, oggi, anche la scelta dell’area su cui costruire la nuova sede che ospiterà tutto il gruppo BIM (nuovo gestore dell’idrico e dell’energia, Consorzio Bim e SIT): approvata la proposta di realizzare il nuovo stabile a Levego, nel terreno di proprietà di Bim Infrastrutture all’interno della lottizzazione del Consorzio Quadrante.

«Si tratta di un’area già urbanizzata e quindi dotata di tutti i sottoservizi e delle autorizzazioni del caso – spiegano Sommavilla e Zanolla –. Questa location ci permetterà di disporre, nell’arco di poco tempo, di una struttura moderna, inserita all’interno di un contesto ambientale molto verde e particolarmente qualificato, all’avanguardia dal punto di vista energetico, con spazi adeguati per gli uffici, parcheggi idonei per il pubblico, facilmente raggiungibile da tutto il territorio servito. Elimineremo, non da ultimo, i costi di affitto – circa 200mila euro all’anno – conseguendo quindi risparmi utili per tutti».

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