Bilancio ok, ma c’è preoccupazione per la spesa corrente

Bilancio ok, ma c’è preoccupazione per la spesa corrente

Belluno è ormai in campagna elettorale. Anche se non ci sono ancora candidati ufficiali (a parte Oscar De Pellegrin, sceso in campo ormai da due settimane) le forze politiche hanno ormai rotto gli indugi.

Una dimostrazione si è avuta nel consiglio comunale di ieri pomeriggio, dove è stato approvato il bilancio previsionale. L’ultimo dei dieci anni di amministrazione Massaro. Gli unici esponenti della maggioranza a presentare dati e iniziative, infatti, sono stati (oltre al primo cittadino) l’assessore al bilancio Lucia Olivotto e il titolare dei lavori pubblici, Biagio Giannone. Guarda caso, due dei nomi che verranno soppesati dal tavolo del Centrosinistra che dovrebbe riunirsi stasera per proseguire nella scelta del candidato sindaco.

E non sono mancate delle frecciate. Come quella lanciata da Giannone nel suo intervento: «Debbo rilevare come questo bilancio previsionale assegni risorse economiche assai contingentate ed inferiori agli anni precedenti – le sue parole -. Motivazioni che vanno ricercate in scelte politiche obbligate e determinate soprattutto dalla pandemia, causa dell’aumento delle materie prime. Rimane il fatto che è innegabile che avremmo avuto bisogno di maggiori finanziamenti a disposizione».

Punta il dito sulle difficoltà per quanto riguarda la spesa corrente, invece, Lucia Olivotto: «Dal 2015 ad oggi – spiega – in un bilancio da 26milioni di euro totali ne abbiamo persi circa due nella parte di spesa corrente». Una situazione che, come ha confermato il sindaco Massaro, metterà in difficoltà chi verrà dopo. «Su questo è lo Stato che deve intervenire – il commento del primo cittadino – perché è chiaro che il federalismo fiscale va ritoccato». Ma in ogni caso, rivendica Massaro, «abbiamo tenuto bene, nonostante le difficoltà, da Vaia alla pandemia». Il sindaco ha risposto alle critiche della minoranza snocciolando alcuni dati che a suo dire dimostrano come la città, «pur con qualche ombra», è in salute. «In 10 anni – dice – la città ha 600 residenti in più, più attività economiche e meno disoccupati».

Approvato dal consiglio anche l’acquisto di alcuni terreni adiacenti le piste di sci del Nevegal: passaggio necessario per proseguire l’iter del bando per la concessione degli impianti di risalita.

(Foto d’archivio)

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