Bellunum all’opera: via le ragnatele dai portici del centro storico

Bellunum all’opera: via le ragnatele dai portici del centro storico

Via le ragnatele dai portici di Belluno. Perché anche l’occhio vuole la sua parte. giovedì e venerdì gli operatori di Bellunum saranno si sono messi all’opera per pulire la parte alta delle colonne e dei muri dei portici del centro storico, per quella che tecnicamente si chiama deragnatura. Prologo alle grandi pulizie previste in primavera:

«Erano anni che non si interveniva in modo così completo sotto i nostri portici – commenta il sindaco, Oscar De Pellegrin -; l’ordine, la pulizia e il decoro devono essere i primi biglietti da visita per la nostra città. In estate abbiamo lavato a fondo il ponte degli alpini, ora ci concentriamo nel cuore storico e poi ci allargheremo alle frazioni».

Le operazioni si sono concentrate in quattro ore, dalle 5.30 alle 7.30, per non creare disagi e non intralciare il lavoro dei commercianti del centro. Il restyling dei portici sarà diviso in due parti: dopo la rimozione di ragnatele, guano e sporcizia dai muri, ci sarà una seconda fase a primavera, quando le temperature consentiranno di utilizzare l’acqua sulla pavimentazione senza rischi per i pedoni.

«I tempi sono neri – continua il primo cittadino – ma una città pulita e ordinata è più piacevole da vivere per noi bellunesi e un biglietto da visita per chi verrà a trovarci. Con le poche risorse a disposizione abbiamo organizzato una task force efficace, nella quale sono coinvolti l’assessore Franco Roccon, il consigliere incaricato alle frazioni Massimo Garzotto e Bellunum».

Task force già entrata in azione a novembre. Concentrandosi allora sulle affissioni selvagge ai muri e alle colonne dei portici, con l’intento di organizzare spazi ufficiali dedicati e mettere ordine sulla distribuzione casuale di manifesti e papiri di laurea. Verranno individuate aree apposite e si cercherà di contrastare l’affissione sugli spazi pubblici e privati di natura storica, pertanto delicati e da preservare, proponendo alternative più efficaci.

«La normativa esiste e prevede la presenza di manifesti e locandine solo all’interno di negozi e locali, previo consenso del privato – spiega il consigliere incaricato alle frazioni Massimo Garzotto -. Il fiorire di tante manifestazioni è sinonimo di vivacità e di una comunità viva, ma la diffusione casuale delle pubblicità, oltre a infondere un senso di disordine, non è funzionale perché non attira l’attenzione. Nei nostri intenti c’è quello di individuare luoghi dove riunire la comunicazione promozionale e ai quali i cittadini possano abituarsi e fare riferimento».

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