Belluno resta al buio: lampioni spenti fino a metà settembre

Belluno resta al buio: lampioni spenti fino a metà settembre

A mali estremi, estremi rimedi. Il caro energia incide pesantemente sulle casse comunali? Buio in sala. O meglio, in città. L’amministrazione di Belluno decide di spegnere tutti i punti luce della città: dalle 2.30 alle 5 di ogni giorno, fino al 15 settembre. La decisione di ampliare la misura già messa in atto dall’amministrazione Massaro è stata assunta in sede di giunta, e potrebbe essere seguita da ulteriori decisioni in merito all’illuminazione delle due gallerie, Belluno e Maraga. 

«Grazie allo spegnimento di 1982 punti luce già messo in atto dall’amministrazione Massaro si otteneva un risparmio in bolletta del 26% – spiega il vice sindaco e assessore al bilancio, Paolo Gamba –. Ora, con la nuova misura, molto di più. Ed è quello che ci serve in questo momento; siamo riusciti ad estendere ai 6400 lampioni della città perché abbiamo installato in tutti gli orologi per la programmazione. L’intenzione è di proseguire così fino al 15 settembre, dopo valuteremo la situazione e capiremo se proseguire o interrompere». 

Nel frattempo è allo studio anche la possibilità di spegnere l’illuminazione nelle due gallerie, informando gli automobilisti con apposita segnaletica all’ingresso. Le luci all’interno dei due tunnel, infatti, costano complessivamente all’anno circa 100mila euro, spesa che il Comune vorrebbe cercare di abbattere.  

«Sono misure necessarie – commenta il sindaco, Oscar De Pellegrin – pensate per ottenere massimi benefici limitando al minimo, allo stesso tempo, i disagi ai cittadini. So bene che non è bello avere per alcune ore la città al buio, ma è doveroso stringere la cinghia adesso per non trovarci ancora in maggiore difficoltà tra qualche mese quando, sembra, i costi dell’energia potrebbero ulteriormente aumentare». 

La produzione di energia, secondo l’amministrazione, è la via da imboccare per dare ossigeno alle casse comunali. Gli uffici, infatti, stanno valutando diverse ipotesi, per installare pannelli fotovoltaici sul tetto dei magazzini comunali di Marisiga e alla discarica di Cordele. La speranza è quella di riuscire a intercettare fondi e concretizzare i progetti il prima possibile. «È importante che i cittadini abbiano piena consapevolezza della situazione, difficile, in cui ci troviamo – prosegue il vice sindaco -. Le misure che saranno attivate serviranno ad assicurare i servizi essenziali alla comunità, cerchiamo di comportarci come dei buoni padri di famiglia, in grado di sostenere le spese e di creare economie. Quello del fotovoltaico è un primo passo da attuare quanto prima, ne seguiranno altri». 

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