“Belluno è di tutti”: «Massaro deve dimettersi da sindaco»

“Belluno è di tutti”: «Massaro deve dimettersi da sindaco»

 

«Ammiriamo la faccia tosta del sindaco di Belluno che, di fronte alla visita negli uffici comunali degli agenti della Guardia di finanza inviati dalla Procura, abbozza come se niente fosse. Noi, invece, non consideriamo assolutamente una prassi normale che, dopo una gara espletata dal Comune, quella relativa alla gara del Gas, arrivino le fiamme gialle a sequestrare la documentazione». A tuonare, dai banchi della minoranza, sono i consiglieri legati al gruppo “Belluno è di tutti”. Gruppo che è guidato da Paolo Gamba.

«I segnali c’erano già tutti e noi stessi abbiamo più volte sottolineato in Consiglio Comunale la gravità della situazione. Avevamo già chiesto in assemblea un approfondimento utile a chiarire perché il Comune di Belluno, stazione appaltante, per calcolare il valore del rimborso delle reti del gas da cedere al vincitore della gara ha applicato il prezzario della Regione Veneto anziché quello della Camera di commercio, con un danno per i bellunesi di circa 15 milioni di euro. Ma il sindaco ha risposto tirando dritto con il solito atteggiamento ostinato che ci ha portati a questo punto. Nulla ha saputo dire Massaro sui motivi che lo hanno spinto a perseverare nell’errore, né ha ritenuto di spiegare ai bellunesi per quale ragione non si è tenuto conto delle osservazioni del Comune di Feltre che, ben prima della pubblicazione del bando, ha più e più volte evidenziato la necessità di applicare i prezzi di Belluno». 

Gamba e gli altri consiglieri non fanno sconti: «In questa, come in altre vicende, Massaro ha agito con la supponenza di chi crede di poter sempre fare come gli pare, sordo a ogni appello, salvo poi cercare di sminuire il suo ruolo come di quello deputato ad “accompagnare gli agenti agli uffici a cui chiedere spiegazioni”. Dove era Massaro quando tutti lo avvertivano di fermarsi? Le spiegazioni le deve dare di persona, senza scaricare su altri le colpe della sua inefficienza. Di fronte a tanto, il sindaco dovrebbe trarre le conseguenze e dimettersi dal suo incarico». 

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