Belluno Donna, il Comune conferma la casa-rifugio fino al 2024

Belluno Donna, il Comune conferma la casa-rifugio fino al 2024

L’associazione Belluno Donna potrà contare per altri due anni sulla casa-rifugio in città: l’amministrazione comunale di Belluno ha infatti approvato il rinnovo della convenzione con l’associazione che si occupa di donne vittime di violenza (psicologica, fisica, economica, sessuale o stalking).

Dal 2009, infatti, Palazzo Rosso mette a disposizione di Belluno Donna un alloggio di proprietà ATER – in disponibilità al Comune per finalità di assistenza pubblica – proprio con lo scopo di ospitare le donne bisognose di accoglienza che contattano il centro antiviolenza: un appartamento che, purtroppo, è stato molto utilizzato dall’associazione, che dal 2009 al 2021 vi ha ospitato – per periodi che vanno dai 6 ai 12 mesi – 20 donne (con 17 figli/e).

L’attività di Belluno Donna negli anni è diventata sempre più pesante, e altrettanto significativa per il territorio: dal 2004 al 2021 (ultimi dati ufficiali diffusi dall’associazione) sono state più di 1300 le donne che hanno contattato il centro antiviolenza a causa delle violenze subite; nel 75% dei casi si tratta di donne italiane, una donna su due ha tra i 30 e i 50 anni.

Negli ultimi quattro anni, il numero di “nuovi contatti” è stato stabilmente sopra i 160, contro i 45-50 ad inizio attività (grazie all’apertura di sportelli periferici sui territori e alle attività di formazione e promozione dell’attività compiute da Belluno Donna).

Nel 60% dei casi, ad agire violenza è il partner attuale (marito, fidanzato o convivente), percentuale che sfiora il 77% se si allarga il perimetro agli ex; l’83% degli autori di violenza è italiano. Il 48% delle donne aiutate da Belluno Donna era sposata, al momento del primo contatto.

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