Belluno-Dolomiti-Cina: il filo Unesco per un gemellaggio di promozione

Belluno-Dolomiti-Cina: il filo Unesco per un gemellaggio di promozione

Un ponte d’amicizia più lungo della Grande Muraglia. E in grado di valicare i continenti e le distanze. È quello che sta nascendo tra Belluno e la Cina. Intanto con una lettera d’intenti, presentata nella città di Zhangjiajie lo scorso 16 novembre, durante il seminario “Siti Unesco in dialogo”. Poi chissà. Ma le premesse sono ottime. Perché l’obiettivo è mettere in connessione due zone Patrimonio dell’umanità. E si sa: da cosa nasce cosa.

È proprio l’Unesco a legare Belluno, con le Dolomiti, a Zhangjiajie, nel distretto di Wulingyuan. Nomi difficili da pronunciare, ma iscritti nella world heritage list. A qualcuno forse la zona non dirà niente, ma in molti l’hanno vista sul grande schermo. Perché i paesaggi scenografici del Parco nazionale di Zhangjiajie, fatti di pilastri di quarzenite, di cascate e di alberi, sono la location di Avatar, il film capolavoro di James Cameron. Certo le Dolomiti non sono da meno. Ed è proprio da qui che nasce la lettera di intenti.

Firmata da Jacopo Massaro e Zheng Xiaohu, presidente del Distretto di Wulingyuan del Governo di Zhangjiajie e direttore dell’Ufficio amministrativo del Parco di Zhangjiajie, il documento è una promessa dell’impegno a stabilire un ponte di  amicizia a lungo termine in modo da promuovere in vari modi possibili le due realtà. Tale collaborazione inietterà nuova vitalità nel turismo culturale e promuoverà l’internazionalizzazione dei rispettivi ambiti territoriali.   

«È un onore per la Città di Belluno stringere un patto di amicizia con la città di Zhangjiajie, basato su valori come la bellezza, l’ambiente e la cultura – dichiara il sindaco Jacopo Massaro -. È poi un particolare orgoglio per noi stringere alleanze tra Paesi geograficamente così lontani, in un momento in cui il Covid-19 ci vorrebbe isolati, chiusi nelle nostre case, senza rapporti sociali e con la paura di quello che accade all’esterno. Questa collaborazione tra Italia e Cina nel nome dei patrimoni Unesco diventi quindi ora anche un forte messaggio di speranza e di rinascita».    

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