“Belluno Città amica degli animali”, proposte politiche e azioni concrete

“Belluno Città amica degli animali”, proposte politiche e azioni concrete

“Belluno Città amica degli animali”: prima uno slogan, poi un progetto, ora l’inizio di un’attività. Tra proposte d’azione politica e interventi concreti, quello che era uno dei motti della campagna elettorale di Oscar De Pellegrin sta trovando forma e definizione.

Qualche segnale è già arrivato dall’ordinaria amministrazione: 800 euro stanziati per la cattura e identificazione con microchip dei gatti in colonia (8 euro il costo di un singolo microchip), altri 3000 per garantire il servizio di cattura, custodia e mantenimento dei cani randagi; entrambi i servizi vengono gestiti dal Servizio Veterinario di Sanità Animale dell’Azienda ULSS 1 Dolomiti.

Le novità arrivano però dalle azioni politiche, e ad anticiparle è Lorenzo Bortoluzzi, consigliere comunale capogruppo di Belluno al Centro e delegato a “collaborazione, cura e approfondimento della tematica Benessere degli animali”: «Fin da subito abbiamo avviato un proficuo dialogo con associazioni e ULSS: uno dei primi atti sarà quello di aggiornare il regolamento sul benessere animale, con disposizioni che servano a garantire una migliore convivenza con i cittadini e ad aiutare a prevenire gli atti di maltrattamento. – spiega – Grande importanza sarà poi data a due temi: favorire il dialogo con i Servizi Veterinari per il Canile Sanitario, affinché la struttura rimanga operativa e centrale nel capoluogo, e capire quali sono le condizioni, anche attraverso strutture private, per poter garantire l’assistenza veterinaria h24».

Oltre alle mosse politiche, ci sono quelle concrete a favore degli amici a quattro zampe: «Grazie ad un cospicuo lascito, potremo realizzare importanti progetti per l’accoglienza di cani abbandonati; inoltre, stiamo anche lavorando all’individuazione di un’area per realizzare un’area di sgambamento cani completa di tutti i servizi», illustra ancora Bortoluzzi, che dai cani sposta il focus sui gatti, in particolare sui “residenti” delle oltre 120 colonie feline presenti nel territorio comunale: «Rivedremo la gestione delle colonie, cercando di limare i conflitti urbani e attuando azioni concrete per la loro tutela: non va infatti dimenticato che i mici in colonia sono patrimonio della collettività e protetti dalle norme vigenti».

Per diventare “amici degli animali” serve fare anche un lavoro su mentalità, atteggiamenti e comportamenti, e proprio per questo verranno proposti diversi eventi per coinvolgere la popolazione: «Organizzeremo occasioni formative e culturali per formare i nostri concittadini, dai ragazzi delle scuole alla cittadinanza in generale, sui temi relativi agli animali, dalla loro corretta gestione alla giusta convivenza, promuovendo campagne contro l’abbandono e i maltrattamenti e a sostegno della sterilizzazione dei felini», conclude Bortoluzzi.

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