Belluno si prepara a celebrare la Giornata della Lingua Madre con un’iniziativa di grande valore culturale e identitario. Ieri (martedì 4 febbraio) nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, è stato presentato il programma di eventi dedicato alla valorizzazione del patrimonio linguistico del territorio bellunese.
L’evento, intitolato “Le lingue del cuore” e in programma nella giornata di sabato 15 febbraio, nasce dalla volontà di promuovere e valorizzare la ricchezza linguistica della provincia, spaziando dai dialetti locali fino alle lingue parlate dalle comunità migranti presenti nel territorio. «Siamo particolarmente orgogliosi di questa iniziativa» hanno dichiarato i rappresentanti del comitato organizzatore, sottolineando come il progetto non voglia essere un nostalgico ritorno alle lingue dei nonni, bensì un’occasione per riscoprire il valore espressivo e identitario del plurilinguismo in una società in continua evoluzione.
«Questa giornata rappresenta un’importante occasione per riscoprire e mantenere vive le lingue del nostro territorio» commenta Oscar De Bona, presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. «Il 15 febbraio saremo presenti sia nella nostra sede dell’Abm che nel pomeriggio al Museo Etnografico di Seravella. Grazie alla collaborazione con Paolo Massolini, coinvolgeremo anche i nostri parenti oltreoceano, rafforzando il legame con il Talìan parlato in Brasile».
Cristina Busatta, direttrice del Museo Etnografico Dolomiti, ha sottolineato il ruolo centrale del museo come luogo di incontro e scambio culturale: «Il plurilinguismo è da sempre un tema centrale nelle nostre ricerche. Con questo evento vogliamo valorizzare il nostro archivio delle fonti orali, rendendo il museo un ambiente aperto, inclusivo e partecipativo, in cui la memoria linguistica diventa strumento di dialogo e crescita».
Anche Paola Celentin dell’Associazione “Civicamente” ha espresso soddisfazione per l’iniziativa: «Finalmente anche a Belluno celebriamo la Giornata della Lingua Madre, riconoscendo la lingua come parte integrante della nostra identità. Il fatto che tante realtà abbiano collaborato per realizzare questo evento dimostra che stiamo andando nella giusta direzione per promuovere la diversità linguistica nel nostro territorio».
IL PROGRAMMA
Il fulcro delle celebrazioni sarà sabato 15 febbraio, data in cui si svolgeranno numerosi incontri e attività aperte a tutti, dai bambini agli adulti, passando per insegnanti e appassionati di linguistica. La giornata prenderà il via nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, in via Cavour 3 a Belluno, con il convegno formativo “Ogni lingua un’identità: repertori plurilingui e costruzione del sé”. Tra i relatori, esperti come Loredana Corrà, Raffaele De Rosa e Paulo Massolini, che tratteranno temi come la distinzione tra lingua e dialetto nel repertorio italiano, il plurilinguismo tra mito e realtà e il Talìan, lingua veneta parlata in Brasile. A seguire, Susana Benavente Ferrera, Katjusà Casagrande, Paola Celentin ed Elisa Di Benedetto approfondiranno il ruolo del plurilinguismo nell’educazione scolastica.
Nel pomeriggio, il Museo Etnografico Dolomiti di Cesiomaggiore ospiterà una serie di iniziative dedicate all’incontro tra lingue e culture. Tra queste, la mostra “Tracce di vita. Disegni, parole, memorie dei richiedenti asilo accolti sul territorio bellunese”, che offrirà uno spaccato sulle esperienze dei migranti attraverso disegni e registrazioni audio.
Per i più piccoli, saranno proposti due laboratori interattivi: “Anche gli animali parlano lingue diverse?!?”, rivolto ai bambini dai 3 ai 6 anni, e “Che strano modo di scrivere!!!”, dedicato ai bambini dai 7 ai 9 anni, che esploreranno la diversità delle onomatopee e dei sistemi di scrittura nel mondo.
La giornata si concluderà con l’evento “L’emozione ha tante voci: dialogo di poesie e musica”, un reading di poesie plurilingui scritte e recitate da studenti del Liceo Dal Piaz di Feltre, accompagnati dalle musiche del MusicLab Limana.